Renato Poletti

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I fulmini e gli apparecchi elettrici, una convivenza difficile.

2019-07-28 17:40:56

Con i temporali estivi capita di frequente che un fulmine danneggi gli apparati che abbiamo in casa, sia colpendola direttamente che indirettamente. Ci sono alcuni semplici accorgimenti da adottare, per mettersi in parte al riparo da costose riparazioni o sostituzioni.

    L’estate, la bella stagione, ci mostra tanti suoi lati piacevoli, ma ogni medaglia ha il suo rovescio; più che nelle altre stagioni c’è la possibilità di caduta di fulmini in occasione dei temporali che si formano. E i fulmini causano notevoli problemi alla rete elettrica e a tutti i dispositivi ad essa collegati.


Proprio ieri mi trovavo nel laboratorio di riparazioni di un amico, quando un cliente è arrivato portando due televisori che si sono guastati per una scarica atmosferica. Oltre a quelli gli sono saltati altri apparecchi.


Questo tipo di problematica è maggiormente sentito nelle zone di montagna, più ci si alza di quota e più è facile essere raggiunti dai fulmini, anche in pianura non si è però al riparo.


    Possiamo fare qualcosa per proteggerci? Sì, qualche accorgimento utile c’è, vediamolo.


La prima cosa, la più ovvia, è quella di staccare dalla corrente qualsiasi apparecchio non sia in uso. Se siamo fuori casa ovviamente lo dovremo fare prima di uscire, in maniera preventiva.


Per questa necessità aiuta molto l’utilizzo abituale di multiprese (ciabatte) dotate di interruttore; in questo modo in pochi secondi si fa il giro di casa e si spengono tutti gli apparecchi. Al momento dell’acquisto tra una ciabatta con interruttore e una senza la differenza di prezzo è piccola.


Dunque, se siamo in casa e sta iniziando un temporale, stacchiamo tv e router internet e intanto dedichiamo qualche minuto ad una buona lettura, alla luce dei lampi…

    A questo punto va fatta però una importante aggiunta: molto spesso i fulmini raggiungono gli apparecchi prendendo altre vie, oltre ai cavi dell’elettricità. È assai frequente l’ingresso delle scariche attraverso l’antenna tv o la linea telefonica.


Per una protezione completa dovremmo quindi staccare anche i cavi che dal televisore vanno alla presa d’antenna, e quelli che collegano la linea telefonica al modem/router.


Capisco che tutto questo rappresenta una scocciatura, una perdita di tempo; a volte ci sono degli apparecchi che, staccandoli dalla corrente si sprogrammano e poi vanno reimpostati, magari anche solo per regolare l’orologio. Però se vi trovate con un danno di centinaia di euro e non avete una buona assicurazione, quei minuti risparmiati si trasformeranno in un costo.

    Vediamo ora un altro caso, quello in cui il fulmine non arriva direttamente sulla nostra casa ma colpisce l’infrastruttura (una cabina di trasformazione, una linea di distribuzione…), causando una mancanza improvvisa di corrente. Anche questo potenzialmente può fare danni.


Un blackout improvviso crea ovviamente problemi ad un computer fisso che in quel momento è acceso, soprattutto per la possibile perdita di dati. Per questo l’unica soluzione è dotarsi preventivamente di un gruppo di continuità. I portatili, avendo la batteria integrata, sono già protetti in questo senso.


Per gli altri apparecchi il rischio più grosso è quello nel momento del ritorno della corrente, non quando manca. Questo perché nei primi istanti il voltaggio potrebbe non essere proprio di 220V, magari è un poco più alto o più basso, e le schede elettroniche ne possono risentire.


Attenzione anche al fatto che la corrente potrebbe tornare per qualche secondo e poi mancare di nuovo.


Tutti gli apparecchi elettrici hanno, nell’istante di accensione, un assorbimento di corrente maggiore di quello normale di funzionamento, si chiama fase di spunto. Se quando torna la corrente abbiamo tanti apparecchi collegati è come se li accendessimo tutti contemporaneamente, e l’assorbimento totale potrebbe superare quello limite del nostro salvavita o del contatore, che così scatta togliendo di nuovo la corrente.


La stessa cosa può succedere con la cabina elettrica di distribuzione, pensate a centinaia di abitazioni con tutti i loro apparecchi elettrici che partono contemporaneamente, in estate chissà quanti condizionatori sono collegati; l’assorbimento istantaneo farà andare in protezione di nuovo la cabina, con la conseguenza di un nuovo blackout.

Quindi il consiglio è, quando manca corrente per qualsiasi motivo, spegnere o staccare il cavo di corrente dagli apparecchi che prima erano accesi, in particolare quelli col maggior assorbimento (i già citati condizionatori, lavatrici, ferro da  stiro…).


Quando la corrente torna, meglio attendere qualche minuto prima di ricollegare tutto, per essere certi di essere tornati ad una situazione stabile.


    Se fino ad ora abbiamo parlato di possibili guasti ad apparecchiature elettriche, vediamo ora una eventualità ben più dannosa, quella di conseguenze a noi umani. Per fortuna qui la casistica è più limitata, ma se si può azzerare è meglio. Vado a spiegare.


Prendiamo il caso di un elettrodomestico in funzione in cucina, nel momento in cui manca corrente; l’esempio più evidente mi sembra quello di una affettatrice, ma si applica anche a frullatori o similari. Il ragionamento si può estendere anche ad attrezzi da lavoro tipo una mola o un seghetto da banco, dipende da come sono costruiti.


Gli apparecchi ad uso professionale sono dotati di un sistema di protezione, per cui se manca corrente si riportano in automatico sulla posizione di “spento”; quando torna la corrente bisogna riaccenderli volontariamente. Quelli ad uso domestico a volte non hanno tale protezione, quando torna la corrente se l’interruttore è in posizione di acceso (on) possono riavviarsi da soli.


Ora, poniamo che ci venga in mente questo pensiero: “intanto che non posso usare l’affettatrice approfitto per pulirla”; non è una ipotesi poi così stramba. Poi, proprio nel momento in cui mettiamo la mano dentro torna la corrente, l’affettatrice riparte e zac!


Quindi se mettete mano a qualsiasi apparecchio controllate sempre prima che il cavo sia staccato, o almeno che l’interruttore sia in posizione “off”, anche se in quel momento manca la corrente.


    In conclusione direi che si tratta di un piccolo impegno da parte nostra, di applicare solo alcuni accorgimenti che richiedono poco tempo; in questo modo potremo evitare delle spese non gradite a causa dei fenomeni atmosferici.


Prima di lasciarvi, un’ultima pillola: quando manca la corrente, specie se per un fulmine, la prima cosa da controllare è il frigorifero. Se ha subito danni è meglio scoprirlo subito, non quando comincia a uscire acqua da sotto…



Immagini da Pixabay

    

by Renato Poletti