Renato Poletti

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Acquistare un computer usato, seconda parte.

2019-05-31 15:07:47

Il mercato dei computer usati presenta diversi vantaggi, ma richiede anche qualche cautela. Cerchiamo di capirci di più.

Clicca qui per leggere la prima parte.

L’utilizzatore del computer e le sue esigenze.


Vediamo di capire quali categorie di utilizzatori possono avere un vantaggio reale nel rivolgersi al mercato dell’usato.


    Penso innanzitutto alle famiglie con figli in età scolare; già con un solo figlio diventa difficile dividersi l’uso di un solo pc domestico, dando il giusto spazio sia alle attività scolastiche che a quelle ludiche degli altri familiari. Se poi i figli sono di più è necessario dotare ognuno di loro di un computer proprio; d’altronde se si chiama personal….

Il bilancio familiare ci indirizza verso la scelta più economica, lasciando da parte il nuovo. Altro motivo può essere che, alla fine del ciclo di studi, il computer non sarà più utilizzato, oppure ne servirà uno differente per le esigenze della nuova scuola; meglio quindi un budget ridotto all’inizio.


    Sempre in ambito domestico penso ai videogiocatori, quelli non proprio sfegatati. I videogiocatori più accaniti sono sempre alla ricerca delle massime prestazioni e capita che sostituiscano con frequenza il loro hardware, vogliono sempre avere l’ultimo modello per sfruttare fino in fondo la grafica estrema dei loro giochi preferiti.

Altri invece si accontentano di usare bene alcuni giochi che amano, sono interessati maggiormente alla trama del gioco che non ai più minuscoli dettagli sullo schermo; per loro è possibile trovare computer ancora in grado di soddisfarli, senza svenarsi. 

Qui si può parlare anche di un sotto-mercato, quello dei componenti; penso ad esempio alle schede video, la parte più rilevante di un pc gaming.


    Sia per uso casalingo che per lavoro penso a chi utilizza prevalentemente il pc fisso e raramente ha bisogno di operare in mobilità; vale però anche il caso contrario: spesso in giro e poco alla scrivania.

Per entrambe le ipotesi si può pensare di prendere il pc che si sfrutta di più nuovo, e l’altro usato.

È vero che le esigenze in mobilità spesso sono coperte da smartphone e tablet, ma questo esula dal nostro discorso, parliamo di chi ha bisogno o preferisce usare un computer.


    Passando all’utilizzo prettamente professionale, possiamo fare un parallelo con il caso citato sopra dei videogiocatori; chi si occupa di grafica a certi livelli necessita di stare al passo con l’evoluzione tecnologica, quindi cambia i computer quando sono ancora efficienti

Queste macchine possono interessare a chi deve fare progettazione CAD oppure videoediting, ma non come parte prevalente del proprio lavoro; penso anche a studenti universitari o a nuove attività, che devono fare i conti con un budget risicato.


    Altro caso, che a me è capitato più volte di vedere, computer da utilizzare in condizioni ambientali difficili, ad esempio officine meccaniche o laboratori artigianali, quindi soggetti a sporco, urti, ecc. Similarmente si può pensare ad un professionista che gira per i cantieri.

Ecco che l’acquisto di un usato invece di un nuovo rende meno drammatico l’eventuale danneggiamento del prodotto.


    Concludiamo questo elenco con il caso forse più rilevante: sono molti quelli che, titolari di una piccola attività, usano il computer solo per finalità legate a questa. Navigazione internet e posta elettronica, fatturazione, nessun utilizzo multimediale e ridotta dimensione degli archivi.

Spesso mi è capitato di vedere persone che usano in questo modo lo stesso computer di casa, condiviso con il resto della famiglia, cosa a mio avviso sconsigliabile. 

Per queste attività un computer che ha già 3 o 4 anni può fare ancora un buon servizio, limitando l’investimento e migliorando la sicurezza.


    Dunque sono molti quelli che, potenzialmente, possono rivolgersi all’usato come valida alternativa al nuovo; ci rimane da capire come effettuare la scelta per il nostro acquisto.


Fine seconda parte.


Immagine da pixabay.com   

by Renato Poletti
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