Re-New Life

Punta su te stessa

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La rinascita di una donna nel tumore

2021-04-09 08:16:05

Il tumore porta ad uno shock emotivo, tutto è messo in discussione, anche come donna e dal dolore più profondo nasce una nuova donna come il kintsugi.

La donna come il Kintsugi

Se non conosci cosa è il Kintsugi, te lo spiego in poche parole, è una tecnica giapponese che utilizza oro o argento per riparare oggetti rotti e dar loro una nuova vita.
Una nuova vita è data dal fatto che i pezzi riuniti hanno una forma particolare e danno origine ad un oggetto simile a prima che si rompesse ed allo stesso tempo diverso.

Perché associo le donne che lottano contro il tumore?

La malattia, un evento lavorativo, un evento familiare ci danno grossi scossoni, portano a fare auto-analisi di chi siamo, valutare nuovi punti di vista e nuovi comportamenti, cambiando sotto molti aspetti.

Molti eventi sono input di cambiamenti emotivi e fisici che ci fanno ragionare se la nostra vita è proprio come la volevamo o vorremmo qualcosa di diverso, un esempio lampante è il cambiamento di abitudini in seguito al Coronavirus.

Quando si ha un tumore, la reazione di ogni donna è quasi di "non ci credo", poi si attivano più fasi in cui si tirano le somme della propria vita, del lavoro, delle relazioni, di ciò che è davvero importante.

Sei sempre la stessa donna all'esterno ma internamente diventi consapevole di te e di ciò che vuoi; questa è una RINASCITA, che avviene consapevolmente o inconsapevolmente.


IL DOLORE CREA UNA CICATRICE
Si parla di cicatrice post-intervento ma nessuno o in pochi parlano di quelle cicatrici dell'anima, provocate dal dolore per la malattia, quel senso di solitudine, dal giudizio delle persone, dai comportamenti dei propri cari.

Tutto questo è più pesante da affrontare per molte donne.

Bisogna partire da queste cicatrici per ricrearsi una nuova vita.

La tecnica Kintsugi ci rivela che la riparazione delle cicatrici di un oggetto diventano bellezza nuova.

Quante volte hai visto donne che lottano contro il tumore esibire le proprie cicatrici, basti pensare a chi decide di farsi vedere senza capelli, ciò non significa che non abbiano sofferto per la perdita dei capelli eppure da lì sono ripartite per reagire ed essere delle donne più forti.

Tanti di noi le definiamo donne guerriere proprio per il loro coraggio di riprendersi in mano la vita ed affrontare il tumore, senza piangersi addosso, lamentarsi o nascondersi.

Non si può avere una reazione di chiusura e  di negatività per tutta la durata della malattia, è giusto all'inizio, i primi tempi poi arriva il momento di dare un senso al dolore.

Ogni cicatrice lascia un segno


Ogni donna reagisce al dolore per il tumore in modo diverso, ciò provoca cicatrici diverse e per i giapponesi da ogni ferita nasce una perfezione estetica.


Si impara a guardare agli eventi negativi con una nuova predisposizione emotiva perché le esperienze dolorose possono essere valorizzate, esibite, darne un senso e dar origine ad una persona nuova.

Re-NewLife si rispecchia in questo concetto e nasce proprio con questa mission.


Ogni evento è vissuto in base alla  sensibilità di ogni donna ed è proprio da qui che si inizia a lavorare insieme.

La rinascita inizia da te, da quelle cicatrici, puntando davvero su te stessa, sulle tue passioni, su quelle certezze che hai, pur poche all'inizio eppure scoprirai che non sono poi così poche.


In un mio articolo di blog parlo della rinascita di Elisabetta,anche lei una donna che ha lottato contro il tumore al seno sinistro, una donna di Napoli, dinamica e simpaticissima.
Lei ha scelto di affrontare il tumore con parrucche colorate e con la musica, la sua passione più grande, ci ha puntato così tanto che non solo ha creato un suo gruppo di donne in cui parla di lei ed è esempio di come si può reagire al tumore, sta anche pubblicando una sua canzone.

Racconto questa storia perché anche TU hai la stessa forza di Elisabetta.
Puoi leggere di lei in questo articolo.



Ci vediamo domani con un nuovo contenuto per te.





A presto
Francesca Vela