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COME L'INFERMIERE ASSISTE IL MALATO ONCOLOGICO?

2021-05-05 11:37:35

L' esperienza da Infermiera mi ha fatto conoscere molte donne oncologiche e poter essere un PUNTO di riferimento e da lì la voglia di essere anche coach

COME L'INFERMIERE ASSISTE IL MALATO ONCOLOGICO?

Da 11 anni sono Infermiera,
Di cui altri 3 anni tra studio e tirocinio,
ho avuto l'opportunità di poter vivere
le donne oncologiche.

Ho avuto l'onore per 6 mesi di fare un'esperienza a stretto contatto mentre facevano la chemioterapia per la tesi di Laurea.

Per me è stato davvero un onore perché ho conosciuto donne straordinarie, nel dolore davano forza ed energia eppure avevano tanto dolore dentro.

Voglio parlarne in un prossimo articolo per farvi conoscere che sono donne che noi reputiamo guerriere mentre loro non si definiscono tali anzi loro si vedono in continua lotta tra la sofferenza per la malattia e la voglia di sopravvivere e vivere più forti per sé stesse.


Non ho mai chiamato malati e neppure pazienti, per me ognuno ha un nome
e le ho sempre chiamati con il loro nome,
per molti colleghi una mancanza di rispetto,
Per me un modo per far sapere loro
che io ci sono.



Ho sempre avuto TATTO con ogni persona 
Che ho incontrato nel mio lavoro,
molti di loro li ho ancora nel cuore
per una frase, un gesto o un evento particolare
eppure con le donne oncologiche 
ho sempre dato qualcosa in più. 


LA LORO STORIA È LA MIA STORIA 


Mi immedesimavo in loro,
rimanevo oltre le ore di tirocinio,
parlavo,
ascoltavo,
facevo un pó la burlona 
perché ognuna di loro era nel mio cuore.


PER ME È UN DOVERE?


No e nemmeno una MISSIONE
come tanti dicono che sia,
solo una predisposizione ed una voglia
di aiutare con tutto il cuore
e da qui che poi nasce Re-New Life.

Non è un dovere, si può fare l'infermiera per soldi come tutti gli altri lavori,
si vede la differenza tra chi lo fa per arrivare a fine mese e chi lo fa mettendoci anche il cuore perché ho sempre pensato che al posto di quella persona che ho tra le mani,
ci potrebbe essere mio nonno, mia madre ed in futuro anche io.

COME VORREI ESSERE TRATTATA?


Io penso sempre a questa domanda quando ho una persona davanti a me, anche se a volte sei stanca e le gambe ti fanno male perché continui a trottare senza fine ed alla fine ti senti dire: "Non ti ho vista proprio!!".

Ed io sprofonderei perché non sono riuscita neppure ad andare in bagno per non far mancare niente  a nessuno di loro.

PURTROPPO SUCCEDE ANCHE QUESTO!!!


Eppure è uno stimolo per fare di meglio, 
per trovare qualche minuto per parlare con loro come è successo con Caterina ed il signor Mario che assomiglia ad Anthony Opkins perché è una meraviglia ascoltarli e conoscere le loro storie e scoprire i loro bisogni e magari quel qualcosa che non hanno mai detto a nessuno.

Le donne oncologiche hanno tanti segreti chiusi in loro per non far soffrire gli altri e l'infermiere può aiutare anche in questo come il Coach che ti aiuta a tirar fuori le emozioni ma ti permette di elaborarle e trasformarle in qualcosa di concreto con step precisi.

L'OBIETTIVO?


Raggiungere quella sicurezza che le donne hanno perso durante questa malattia anche grazie all'aiuto di alcuni strumenti pratici ed anche ad altri elementi come make up, abbigliamento, alimentazione, lettura e meditazione e tanto altro.

Tutto ciò accade solo se ognuna di loro ha voglia di farcela, di puntate su sé stessa.


Voglio Farti conoscere come l'infermiere aiuta nella relazione d'aiuto per una persona e come possa essere un PUNTO di riferimento.

LEGGI L'ARTICOLO DI BLOG
sul ruolo dell'infermiere e dimmi la tua.


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