Ramona Mariana Pop

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Gatti e marachelle 😺 Quando il vostro gatto combina qualcosa che vi da fastidio (rovescia ogetti, sparge in giro per casa delle cose, rompe qualcosa) il più delle volte lo fa per attirare la vostra attenzione. Serve a poco sgridarlo. Se si accorge di avervi scosso, ripeterà l'azione. Consiglio di fare finta di niente, non innervosirsi e casomai ridere quando scoprite che ne ha combinato una delle sue. Ci sono casi in cui il gatto vuole attirare la vostra attenzione semplicemente perché vuole che giocate di più con lui o che ci passiate più tempo insieme ma ci sono anche casi in cui lo fa perché ha un disagio forte o una malattia. Sta a voi distinguere di che tipo di situazione si tratta e portarlo dal veterinario se sta male. In ogni caso, non ignoratelo mai e dategli l'attenzione di cui ha bisogno per essere felice.

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Insegnare al gatto di casa a camminare al guinzaglio Per riuscire a insegnare ad un gatto a camminare al guinzaglio bisogna avere un bel pó di pazienza soprattutto se il gatto non è più giovane e non è mai uscito di casa. Può sempre essere utile avere un gatto abituato al guinzaglio anche se non lo si porta spesso fuori. È utile se lo si vuole portare in vacanza, se si cambia casa o in altre situazioni simili. Bisogna munirsi all'inizio di un guinzaglio che gli passa sotto il petto e sotto l'addome. Mai usare solo un collare! Dopo che imparerà in questo modo si può passare ad una specie di guinzaglio-abito che è un pó più sicuro nel caso provasse a scappare mentre siete fuori con lui. All'inizio gli fate annusare il guinzaglio e ci giocate prima di provare a metterglielo addosso. Cercate un momento in cui sia voi che il gatto siete rilassati e calmi e fategli indossare il guinzaglio. Molto probabilmente le prime volte, il gatto piangerà, si rotolerà per terra e farà di tutto per togliersi di dosso quella cosa strana e nuova che lo disturba. Cercate di coinvolgerlo nei giochi mentre ha il guinzaglio adosso oppure dategli del cibo. Non spaventatevi se le prime volte non vi seguirà nei giochi e sarà agitato. Cominciate con 5 minuti di prova del guinzaglio e dopo un paio di giorni passate a 10 minuti e aumentate il tempo gradualmente. Se notate che il gatto è particolarmente agitato togliete il guinzaglio e riprovate dopo qualche giorno. Non mettetelo tutti i giorni, lasciate una pausa di uno, due o tre giorni tra una prova e l'altra per non stressarlo troppo. Queste prove vanno fatte in casa, sul suo teritorio e nei luoghi in cui si sente tranquillo. Dopo circa una decina di prove di questo tipo, quando notate un cambiamento nel comportamento (non si rotola più, non cammina più con la pancia attaccata al suolo, non piange più) potete provare a portare per la prima volta il gatto fuori. Dopo che vi siete assicurati che il guinzaglio è messo bene e non lo stringe troppo, prendete il gatto in braccio e andate fuori porta. Lo mettete per terra e lo lasciate annusare senza provare a tirarlo. La prima volta possono bastare 5 minuti solo per fargli vedere cosa c'è fuori dalla porta. Se il gatto piange o comincia a tremare riportatelo subito in casa. La seconda volta portatelo fuori a distanza di 4-5 giorni dalla prima. E poi di nuovo dopo 4 giorni. Se non avete necessità e voglia di portarlo spesso fuori, basterà fare queste uscite una volta al mese o una volta ogni due mesi solo per tenerlo "allenato" con il guinzaglio. Ogni tanto mettetegli il guinzaglio anche in casa e giocate con lui. Serve per mantenere l'abitudine. Se succede, quando siete fuori casa con lui, che ci sia una situazione di pericolo per il gatto, ad esempio la comparsa di un cane, prendete il gatto in braccio e portatelo velocemente in casa, specialmente se notate che è spaventato. Non provate mai a tirare troppo il guinzaglio quando siete fuori. Ogni tanto, per tranquillizarlo, abbassatevi e accarezzatelo e rimanete sul posto. Deve sapere che può contare su di voi in caso di pericolo. Parlategli sempre mentre siete fuori con lui, usando un tono di voce basso. In ogni modo abituatevi a parlargli anche dentro casa. Fatemi sapere come sono andate le cose.

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Come insegnare al tuo gatto a riconoscere il suo nome: I gatti e gli animali in generale, memorizzano e ricordano le cose facendo delle associazioni. Ad esempio, se suona il citofono e arriva il veterinario a casa per fare le punture al gatto, costui associerà il suono del citofono con qualcosa di spiacevole e ogni volta che lo sentirà si nasconderà fino a quando non crederà che il pericolo sia passato. Allo stesso modo, può associare anche delle parole o dei suoni. Se vuoi chiamarlo Tomi, ogni volta che fai qualcosa che gli procura piacere, pronuncia il nome. Quando gli dai da mangiare, pronuncia il nome più volte mentre gli metti il cibo e mentre mangia. Quando giochi con lui o lo chiami per giocare, pronuncia di nuovo più volte il nome. Se gli piace essere accarezzato o coccolato, pronuncia di nuovo il nome mentre lo fai. In poco tempo imparerà che quella parola gli procura qualcosa di piacevole e risponderà sempre al tuo richiamo. Cerca di non usare il nome se lo vuoi sgridare per qualche marachella. Scegli un nome corto, con poche lettere. Se hai più gatti, per ognuno cerca di scegliere i nomi con vocali diversi ad esempio Tomi, Pepe, Nero. Fai in modo che la vocale finale sia diversa da un gatto all'altro. All'inizio usa sempre un tono basso con lui, non stridulo. Ai gatti non piacciono i rumori forti e le urla. Un ultima cosa: se hai messo un campanellino al colare del tuo gatto, toglilo assolutamente. Gli procura stress e gli danneggia l'udito. Fatemi sapere se siete riusciti a insegnare il nome al vostro amato gatto e quanto tempo ci è voluto. Se avete domande risponderò con piacere. Nella foto è Tomi, il mio gatto.

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