Quello che non ti dicono

Business & Finanza

I rapporti con Cina e Russia si intensificano. Che dietro le quinte ci sia qualcosa di più?

2019-04-28 16:33:10

Il premier Conte, volato per partecipare al secondo Forum della Via della Seta, da un lato sottolinea il “rapporto strategico“ con Pechino, dall'altro chiede alla Russia di “lavorare insieme ad una soluzione“ della crisi libica. Sembra quasi che...

Solo presa di distanza da USA-UE o cambio di casacca?

Da un punto di vista degli equilibri geopolitici queste 2 mosse hanno un“enorme rilevanza perché mai prima d“ora l“Italia si era permessa di portare avanti iniziative al di fuori della cornice definita dall“impero americano e, in subordine, dell“UE. 

E la loro reazione è stata immediata con tweet minacciosi di Trump e dichiarazioni altrettanto forti di esponenti di rilievo dell“EU.

Conte si è subito attivato per rassicurare gli “alleati“ dichiarando che:

- il memorandum serve per un maggiore accesso delle nostre aziende in Cina e che vigilerà che non ci siano iniziative predatorie 

- l“incontro con Vladimir Putin serviva a lavorare insieme a una soluzione e che l“Italia “non è a favore di Serraj né a favore di Haftar“.

A mio avviso c“è molto di più: segnano l“inizio di una presa di distanza dagli USA e dai suoi alleati UE. 

E se non fosse solo una presa di distanza ma ci fosse una vera e propria strategia per salire sul carro del prossimo impero dominante? 

Al di là delle ipotesi, se si aggiungeranno altri tasselli che vanno in questa direzione, USA-UE non rimarranno ad osservare... e oggi esistono molti modo per fare una guerra senza bombe e senza comparire

Uno molto semplice?  

Dare mandato alle 3 più importanti agenzie di “rating“ del mondo (private e tutte americane) di declassarci dall“attuale BBB a BB+ (Non-investment grade speculative) ovvero i nostri titoli di stato (debito pubblico) sarebbero classificati spazzatura e per regolamento non più acquistabili dai istituzioni, banche e grandi fondi. 

Nel giro di qualche giorno lo spread salirebbe alle stelle creando destabilizzazione politica e rischio default.

Il seguito lo conosciamo: entra in scena la Troika (BCE, Commissione UE e FMI) che si dichiara disponibile a sostenere il governo con un meccanismo di assistenza finanziaria, ma a condizione che questo si impegni a portare avanti la sua agenda politica, cioè le famose “riforme”.

Mi auguro non accada, ma terrò gli occhi aperti per vedere come proseguirà il film...