Pierluigi Piucci

Parliamo di avvocati. Come si comporta il tuo?

2019-02-20 12:27:09

Gli avvocati, nel mio lavoro, sono i miei "migliori amici". Lo so, è un'affermazione forte, ma sono proprio loro a "passarmi" il potenziale cliente, almeno 6 volte su 10. Voglio partire da questa affermazione per chiedere a te... il tuo avvocato si comporta da amico? Il tuo avvocato fa sempre i tuoi interessi?

Sono anche i tuoi migliori amici? 

Sì, è cosi... sono i miei migliori amici. E ti ho spiegato perché.

Ciò premesso, sono rimasto enormemente colpito da questa cosa avvenuta mesi fa. Un avvocato mi ha presentato un cliente che aveva bisogno dei miei servizi. Questa è approssimativamente la conversazione che è avvenuta qualche tempo fa nel suo studio.

Cliente - Mi dicono che lei si occupa di verificare che tutto sia a posto nei conti correnti aziendali?
Io - Non personalmente, i calcoli li fa un perito di assoluta eccellenza... io mi occupo della prima fase e solo in termini di consulenza.
Cliente (rivolto a me) - Da quanto tempo conosce l'avvocato?
Io - Da quattro anni, anche se ci ci siamo visti poco.
Cliente (rivolto all'avvocato) - Ma scusa... tu lo conosci da cinque anni e me lo presenti solo ora?
Avvocato - Beh, adesso è necessario perché tu hai espresso la volontà...
Cliente - Con quello che mi stanno facendo le banche?
Avvocato - Non sta a me proporre le varie opportunità. Quando tu manifesti un interesse io poi mi muovo di conseguenza.
Cliente - Io me ne fotto della deontologia, tu sei il mio avvocato e devi fare i miei interessi. Me lo devi dire se avanzo dei denari dalla banca!
Avvocato - Gli orientamenti giuridici non sono tutti...
Cliente - Beh, ma voglio scegliere io se rischiare o meno, non scegliere tu al posto mio.

Quel cliente, pochi giorni fa, ha avuto dalla propria banca un ristorno di competenze illegittime di quasi 75.000€, ripeto, oneri illegittimi che gli sono stati sottratti illegittimente. Questo è avvenuto nel corso di un rapporto storico di conto corrente durato 9 anni. 
 

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