Piante Benefiche

I benefici delle piante

Piante Benefiche

I benefici delle piante

Maggiorana

2021-01-23 16:07:11

La maggiorana è una bella pianta aromatica appartenente alla famiglia delle Labiate. Dalle foglie vellutate con fiori minuscoli raccolti in spighe contornate da brattee concave, in Europa non esiste allo stato spontaneo.

Il suo nome scientifico è Origanum majorana, nel meridione d’Italia la si può trovare al di fuori di orti e giardini, sfuggita alle coltivazioni e naturalizzata nei terreni soleggiati e anche aridi.
La maggiorana è coltivata per usi medicinali industriali. Di questa pianta si usano le sommità fiorite lasciate essiccare: si tagliano i rametti e, legati a mazzi si appendono all’ombra in un posto ventilato, poi si conservano in sacchetti di carta. Si usa conservare separatamente le sole foglie (maggiorana monda) o le sole infiorescenze (maggiorana bulla), in barattoli di vetro. Molto ricca di vitamina C, contiene olio essenziale, tannini, acido rosmarinico, sostanza amara. È una pianta sostanzialmente aromatica, amara, antispasmodica, espettorante e sedativa.
Gli antichi medici greci utilizzavano la maggiorana per curare i dolori articolari e muscolari. Più tardi i Romani attribuirono alla pianta la facoltà di guarire le contusioni, trattare i dolori mestruali, sistemare lo stomaco e guarire la congiuntivite oculare.
Attualmente, alla luce di approfonditi studi effettuati dalla scienza medica, alla maggiorana vengono attribuite essenzialmente proprietà digestive, antierpetiche e antispasmodiche per i crampi mestruali. È provato infatti che l’infuso di maggiorana, o la tintura madre, producano un potente effetto calmante sullo stomaco e sulle pareti uterine contro i dolori di tipo mestruale.
La maggiorana determina anche un’azione stimolante sul sistema immunitario e in particolare sulle infezioni dell’apparato respiratorio, quindi si rivela un ottimo rimedio per la cura di raffreddore e bronchiti. La maggiorana giova inoltre nella cura dell’insonnia.


Appartiene alla famiglia delle Labiate, che comprende anche origano, timo, cumino, anice e finocchio. Con l’origano, suo parente prossimo, la maggiorana condivide anche il genere di appartenenza (Origanum), oltre ad essere erbe aromatiche simili nell’aspetto e nel sapore. Rispetto all’origano comune, però, la maggiorana ha un gusto più delicato.
La pianta è caratterizzata da un fusto dal portamento eretto, di colore rossastro, che può raggiungere i 60-80 cm di altezza e piccole foglie di forma ovale ricoperte da una leggera peluria. I fiori, raccolti in spighe, si presentano nelle tonalità del bianco e del rosa.
Le foglie della maggiorana possono essere utilizzate, fresche o essiccate, per insaporire i nostri piatti. Le parti aeree della pianta inoltre possono essere consumate sotto forma di infuso.
Altre proprietà benefiche contenute nei dei fiori e nelle foglie di maggiorana possono essere assimilate attraverso l’olio essenziale o il ricorso alla tintura madre, entrambi impiegati per sia per uso interno che esterno.
In fitoterapia, la maggiorana può essere consumata sotto forma di infuso. Generalmente, si consiglia di assumere un infuso di maggiorana al 5%, ottennuto macerando 50 grammi di droga in 1 litro di acqua. 
Basta sbriciolare le infiorescenze di maggiorana in acqua bollente, lasciandole riposare per 10 minuti. Si filtra la bevanda e si beve tiepida. L’infuso può essere utilizzato per far fronte a diverse e fastidiose patologie.
L’olio essenziale di maggiorana si ricava dai fiori essiccati della pianta, tramite distillazione in corrente di vapore. Di colore giallo chiaro, quest’olio è utilizzato in fitoterapia e omeopatia per curare i disturbi più disparati.
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