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Pesce Pagliaccio Sebae

2020-10-30 16:10:49

In un gruppo di pesci pagliaccio, solo due, un maschio e una femmina, si riproducono attraverso la fecondazione esterna. Sono ermafroditi sequenziali, che cambiano sesso da maschio a femmina, con una rigida gerarchia di dominanza e solo il più grande dei pesci è femmina.

Amphiprion sebae, è comunemente chiamato pesce pagliaccio di Sebae, è un pesce appartenente alla famiglia Pomacentridae diffuso nell’Oceano Indiano settentrionale, da Giava alla penisola arabica. 
I pesci di questa specie sono tutti belli. C’è una curiosità che li circonda ed é che gli Amphiprion sebae nascano tutti maschi; poi, in un gruppo di tre o quattro individui, in proporzione alla grandezza dell'attinia ospite, si instaura una particolare gerarchia, il maschio più adulto diventa femmina, accoppiandosi con il maschio dominante mentre i maschi più piccoli rimangono in attesa; se la femmina muore il maschio dominante cambia di sesso e diventa lui stesso femmina mentre il più adulto dei maschi in attesa diventa il dominante; questa caratteristica si chiama ermafrodismo proterandrico e permette che nel gruppo rimanga sempre una femmina e più maschi e che i giovani maschi possano circolare liberamente tra un'attinia ed un'altra alla ricerca di un territorio in maniera da disperdere il più possibile il patrimonio genetico. Strana questa natura...
Comunque il pesce pagliaccio é un pesce molto robusto e colorato, ha un carattere Pacifico ed é adatto alla convivenza con quasi tutti i pesci di barriera delle altre razze e con gli invertebrati. Quindi se avete altri pesci ospitarlo nel vostro acquario non da alcun problema.
Vive in acque costiere e lagune tra i 2 e i 25 metri di profondità. Raggiunge i 16 cm di lunghezza ed ha una colorazione bruno-nerastro con il muso, il ventre, i pettorali, il peduncolo e la pinna caudali di colore giallo, hanno una larga banda verticale sulla testa che si estende fino alla nuca e una seconda banda verticale dietro le pettorali che va dal ventre al margine posteriore della dorsale.

É un pesce molto robusto e colorato, adatto alla convivenza con quasi tutti i pesci di barriera e con gli invertebrati. Forma sovente una simbiosi con le attinie Stichodactyla gigantea e Stichodactyla haddoni.
Presenta un corpo ovoidale abbastanza allungato e molto compresso lateralmente. Il peduncolo caudale è robusto, la bocca, relativamente grande, è in posizione avanzata e rivolta verso l’alto, è dotata di labbra carnose protrattili e di denti conici, piccoli ma aguzzi.
La pinna caudale ha una forma a ventaglio, leggermente arrotondata; la pinna dorsale, abbastanza sviluppata in altezza è nettamente divisa in due parti da una profonda insellatura. La parte anteriore, sostenuta da dieci o undici spine rigide, può essere inarcata o portata piatta sul dorso, mentre la parte posteriore, sostenuta da 14 / 17 raggi molli, è meno sviluppato in altezza dell’anteriore e non può essere reclinata. La pinna anale arriva sino al peduncolo caudale, le pinne pettorali sono di forma trapezoidale, molto sviluppate, sia in lunghezza che in altezza, e con le punte arrotondate; le pinne ventrali sono più piccole e sottili.
La livrea è molto simile a quella dell’Amphiprion clarkii con il quale viene spesso confuso; sulla testa, sul dorso e sul ventre si estende una grossa macchia irregolare di un colore tendente al marrone scuro e, in rari casi, al nero; sul corpo ci sono disegnate tre bande verticali chiare, bianche o turchesi, che percorrono interamente il fianco del pesce, dal dorso sino al ventre.
La prima di queste barre, con una forma regolare, passa subito dietro l’occhio e si congiunge sulla fronte con la sua omologa dell’altro lato, la seconda barra parte dalla parte superiore della pinna dorsale posteriore e scende, molto larga, sui due fianchi mentre la terza, in genere poco visibile, circonda completamente il peduncolo caudale.
La parte anteriore della testa, la gola, il basso ventre, le pinne ventrali e pettorali sono di color giallo uovo; la pinna caudale è anche essa di color giallo uovo con una macchia superiore chiara.
Per quanto riguarda la sua vita in un acquario, si è dimostrata relativamente difficile da ambientare in quanto inizialmente, senza la protezione di un anemone, è molto pauroso.
Necessita di una vasca piccola, in quanto non è un grande nuotatore e preferisce restare, anche in natura come in acquario, nelle vicinanze del suo territorio, spesso incentrato su una attinia, con cui instaura un rapporto di simbiosi. Resistente alle malattie.
Per il suo ottimale mantenimento in acquario, per mantenere la sua vivacità ed i suoi splendidi colori, sono necessarie vasche con acqua ben filtrata ed ossigenata.
La riproduzione: é oviparo e la fecondazione è esterna; il maschio rimane a proteggere le uova dopo la deposizione. È ermafrodita proterandrico.
La sua alimentazione in acquario: una volta ben acclimatato, è onnivoro, prediligendo mangime surgelato, artemie e chironomus e mysis, oppure liofilizzato o secco in granuli di piccolo diametro.

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