Patrizia Nofi

Panificazione, arte e scienza

2018-11-22 12:15:44

Prendiamo la farina, idratiamola con l’acqua, inseriamo il lievito, il sale e impastiamo. A impasto concluso, l’evoluzione del composto, è ottenuto con 4 “semplici” ingredienti miscelati tra loro. Questo è quanto si vocifera sulla panificazione e che ci vuole?

Eppure, i 4 elementi, che poi corrispondono agli ingredienti, sono prodotti indipendenti l’uno dall'altro poiché ognuno, pur vivendo di vita propria, possiede proprietà interattive tali, da rispondere a leggi chimiche e fisiche. La massa ottenuta o il “corpo materiale" ottenuto è dinamico, soggetto quindi a variazioni e trasformazioni di stato la cui evoluzione corrisponde poi a quello che diventerà il pane. Il termine dinamico, è sinonimo di moto/movimento e un corpo in movimento, nel suo complesso, diviene parte del nostro spazio vitale con una propria, unica identità. Il motivo per cui l’arte bianca non è soltanto arte pura ma scienza applicabile e applicata, è legato alla sua complessità e dinamicità. Realizzare mentalmente che gli impasti vivono (relativamente) di vita propria perché ogni essere "vivo" non è immutabile né fine a se stesso, spalanca le porte a mondi da esplorare. L’unico limite effettivo siamo noi e se la panificazione appassiona, di sicuro, la scienza della panificazione affascina. Ricercare in modo più mirato, informazioni che ruotano attorno alle varie branche scientifiche, permette di rendersi consapevoli che non ne sapremo mai abbastanza perché la scienza si evolve continuamente e noi con lei.
Per maggiori informazioni potete contattarmi o visitare il sito www.pastamadrelover.it