Patrizia Nofi

"Naturalmente" - Differenza tra un prodotto lievitato e non lievitato

2018-11-17 02:05:22

Il titolo potrà sembrare anche scontato tuttavia, nel mondo dell'arte bianca - ma anche tra i consumatori di prodotti lievitati da forno, quali sono il pane e/o la pizza - c'è molta confusione tra lievitato, non lievitato e lievitato NATURALMENTE.

Prodotto lievitato

Recandomi dal panettiere chiedo: "Per caso ha del pane senza lievito?"

Domanda assai frequente tra gli intolleranti al lievito, tra quelli che pensano di esserlo.

Il fornaio, generalmente, risponde: "Si certo signora, subito".

Tutto si svolge nel classico scenario del cliente che paga, ben felice di averlo fatto, convinto di aver acquistato un prodotto senza lievito poiché il fornaio glielo ha venduto come tale ma solo perché non lo ha aggiunto "fisicamente" all'impasto.

Arriva un altro cliente e chiede: "Avete del pane a lievitazione naturale?"

Ovviamente, il fornaio risponde: "Certamente signora, lo produciamo con pasta madre, più naturale di così."

Il cliente ignaro e probabilmente soddisfatto del suo acquisto, va a casa ed è convinto di aver acquistato un pane realizzato con pasta madre, a lievitazione naturale.

Partendo dal presupposto che:

  • Il lievito di birra NON è un composto chimico ma è un "qualcosa" di assolutamente naturale poiché trattandosi di un organismo unicellulare appartenente al regno dei funghi, altro non è che un blastomicete vegetale selezionato, non trattato sinteticamente o meglio ancora, una varietà di cellule fungine coltivate industrialmente, la cui denominazione botanica è: Saccharomyces Cerevisiae
  • La coltura madre o pasta madre acida è un composto inacidito che si traduce in un insieme di batteri lattici (lattobacilli o LAB) e lieviti (selezionati naturalmente), tutto assolutamente naturale.
  • Esistono diversi tipi di paste madri (Tipo I - II - III) e spesso, quelle commercializzate contengono una percentuale di Saccharomyces Cerevisiae.
  • Per prodotto lievitato naturalmente si intende: un prodotto sottoposto ad un processo di carattere biochimico naturale (tutto in natura è chimica, anche NOI) per cui un composto si GONFIA e lievita (aumentando fisicamente il proprio volume) a causa di un processo biologico (Biòs deriva dal termine greco VITA).
  • Per prodotto NON lievitato si intende: un prodotto che non richiede lievitazione né fermentazione (ovvero il prodotto non si gonfia e non fermenta). La fermentazione è un processo biochimico di degrado cellulare. 
  • Tutti i prodotti, sia lievitati che non lievitati, constano della PRESENZA di lieviti.

A questo punto, immaginate lo scenario, relativamente alla giornata di un fornaio!
Come potrebbe mettersi a spiegare  a tutti i suoi clienti, una serie di processi biochimici, senza incorrere nel rischio di ricevere ulteriori domande curiose e quindi spendere tempo per lui prezioso? 

Il consumatore ha il dovere di fare la sua parte!

Purtroppo questa problematica è ben più ampia di quanto si possa immaginare.

Vi assicuro che, dopo la mia pluriennale esperienza e frequentando il mondo dell'arte bianca, ho potuto assistere a degli spaccati di vissuto e  inconsapevolezza molto diversificati.

  • Qualcuno sostiene che il lievito di birra è chimico e faccia male
  • qualcuno non sa che il lievito è un semplice fungo
  • qualcun altro non conosce il significato di digeribilità dei prodotti contenenti carboidrati (come la farina) e/o  contenenti agenti lievitanti;
  • qualcuno sostiene che l'impiego di farina bianca è veleno
  • Qualcuno sostiene che la pizza deve lievitare dalle 48 alle 72 ore altrimenti non si digerisce ecc. ecc.


Purtroppo per molti di noi, in tutto questo marasma disinformante, il marketing ha avuto ed ha una grande responsabilità e i blog, nati e diffusi per la diffusione di ricette e contenuti "GRATUITI" e con piattaforme messe a disposizione gratuitamente, hanno contribuito a far si che anche i "non studiosi" del settore potessero pubblicare contenuti.

Risultato? 
Il consumatore che vuole comprendere si trova a dover fare i conti con miriadi di risultati diversificati, spesso confusi e pubblicati su siti che non riportano le fonti di studi scientifici a supporto dell'informazione. Poi ci sono i consumatori volutamente disinformati ai quali poco importa di capirci qualcosa.

Personalmente, in tutto questo io sostengo che:

il 50% del problema ricade sul marketing "fuorviante" e l'altro 50% è un problema derivante da un consumatore  (spesso) disinformato.

Lo scopo di questo mio, è avvicinare le persone all'amore per l'arte bianca ma anche, aiutare il consumatore a capirci qualcosa in più.

Chi si avvicina all'arte bianca perché desidera apprendere come preparare il pane con le proprie mani può manifestare la necessità di conoscere alcune nozioni basilari e sebbene il consumatore, che comunque consuma ogni giorno e si nutre di questi prodotti (pane, pizza, pasta brioche, croissants ecc), non necessita di conoscenza approfondita delle tecniche di panificazione, per tutelarsi dalle eventuali "bufale del marketing" che purtroppo, talvolta, fanno parte del gioco, può trovare utile questo servizio e le mie pagine.

Per chi fosse interessato a maggiori approfondimenti, può utilizzare il form di contatto presente sul mio canale Cam.TV e/o recarsi sul mio sito web Pasta Madre Lover e navigare tra 6 livelli di consultazione tra cui:

  1. FREE (consultazione gratuita)
  2. Livello base (gratuito con iscrizione al sito e successivo accesso con credenziali)
  3. Livello di abbonamento mensile 
  4. Livello di abbonamento trimestrale
  5. Livello di abbonamento semestrale
  6. Livello di abbonamento annuale

Per ogni servizio offerto è compresa assistenza personalizzata attraverso tutti i miei canali social, pagina Facebook o via email. Le quote di iscrizione con abbonamento prevedono, in aggiunta, eventuali consulenze in "Google Voice" (per appuntamento) ed infine, assistenza e/o consulenza " ad personam", qualora venisse richiesta.

Prima di concludere:
Personalmente, ho vissuto entrambi le fasi: consumatore disinformato (non conoscevo neanche che differenza tra una farina 0 e 00; panificatrice disinformata (non sapevo che il lievito di birra fosse solo un povero e innocuo fungo molto utile e pensavo fosse chimico). 

Vi lascio con un pensiero personale:

Terra, Acqua, Aria e Fuoco, sono i 4 elementi indispensabili alla natura per sopravvivere poiché la farina proviene dalla Terra, l'acqua la nutre e la disseta, l'aria (ossigeno) le permette il respiro cosmico e il fuoco, la scalda. Tutto questo nutre, disseta, ci permette di respirare e riscalda cuore, anima e palato e si chiama "VITA"

Vi aspetto sul mio canale di Cam.TV per ulteriori argomenti introduttivi all'arte banca, e spero di appassionarvi sempre di più a quest'arte antica e tanto amata.

Alla prossima!