Patrizia Nofi

Il pandoro e la sua storia

2018-11-15 18:35:31

Il suo aspetto attuale, morbido e piuttosto alto, risale al 1800.

Origini

Deriva dall’evoluzione del “Nadalin“, tipico dolce natalizio di Verona risalente al XIII scolo (1200). La sua denominazione sembrerebbe appartenere ai tempi della Repubblica veneziana, particolarmente prospera e potente, del periodo del Rinascimento.

Tra gli alimenti dell’epoca, questo dolce appariva in forma conica, chiamato “Pane d’oro”, derivato (sembra) da quello che per secoli fu il dolce tipico del Palazzo ducale o “dogale”, simbolo e meraviglia della città di Venezia sito in Piazza S. Marco dove i Dogi, suprema magistratura della repubblica veneziana, regnarono fino alla sua caduta. Il dolce ricorda una famosa brioche francese, per l’elevata presenza di burro e zucchero con la differenza che, nel pandoro moderno, gli impasti sono più di uno e suddivisi quindi in più step.

Il Pandoro “attuale” nasce il 14 ottobre 1894, giorno in cui l’imprenditore Domenico Melegatti depositò, presso l’ufficio brevetti del Regno d’Italia, una “stella” dolce, con forma incredibilmente morbida a base di burro e zucchero.

L'azienda, che ha passato un periodo abbastanza rigido rischiando la chiusura per fallimento, è stata recentemente protagonista di un accordo sindacale tra Fai-Cisl Flai Cgil e Uila Uil, sarà acquisita dalla famiglia Spezzapria che permetterà - come scritto un articolo recentemente pubblicato sul Sole 24 Ore -  la rinascita degli stabilimenti Melegatti e Nuova Marelli permettendo ai 46 fedelissimi dipendenti di essere assunti con contratto indeterminato. Sarà necessaria una corretta riorganizzazione per ricominciare a produrre.

Per tutto il Medioevo, il pane bianco veniva consumato esclusivamente dai ricchi poiché la gente comune, poteva permettersi solo del pane nero e spesso, neanche quello. I pani dolci erano riservati alla nobiltà. I panini o le brioche erano arricchiti con uova, burro, zucchero e talvolta miele e venivano serviti a palazzo in qualità di pane reale o pane dorato.

Ad oggi, il Pandoro viene servito come una prelibatezza natalizia con una discreta varietà di salse e sciroppi, tagliato verticalmente lungo i bordi per una presentazione invitante che mostra tutta la sua raffinata sofficità.

La ricetta del pandoro ha subito molte varianti ma esiste un disciplinare di produzione dal quale si può partire per creare poi le proprie produzioni artigianali. Naturalmente, essendo amante dell'arte bianca, io ho creato la mia variante che è possibile trovare sul mio sito web a fronte di un abbonamento annuale di 48 € che è possibile sottoscrivere QUI.