Responsabilità e amore

La prima cosa da valutare prima di iniziare un cammino insieme è vedere se sei ben equipaggiato. Lo dico perché la maggioranza non lo è e neanche se ne rende conto... non è neanche equipaggiato per camminare da solo figuriamoci insieme.
Ti rendi conto che hai bisogno di qualcuno a cui appoggiarti, emotivamente, psicologicamente, fisicamente, economicamente, socialmente, e ti apri alla possibilità di trovare un altro essere che ti possa rispondere accogliendo questi tuoi bisogni. Vuoi trovare qualcuno su cui poter contare.
Questo è un affare di costruzione, si...è come la costruzione di una cattedrale.
Occorrono fondamenta...sono in grado di assumermi la responsabilità di chi sono? Se non lo sono, cercherò sempre il modo di spremere felicità dall'altro, di succhiargli un po' di vita che non ho o che non so fare funzionare in me.
L'amore è una costruzione fatta insieme, per poter camminare insieme e insieme ridurre al minimo gli attriti e i problemi che la vita ci pone, se comprendi che hai creato questo legame perché ne hai bisogno, allora sarai sempre grato alla vita di averti fatto incontrare questa persona che per te rappresenta un aiuto che ti è simile e diverso nello stesso tempo.
Se sono veramente cosciente di questo, non trasformerò l'altro in una fonte di infelicità, ma lo custodirò perché è per me un appoggio, un sostegno. Chi è che fa questo errore? Solo colui che misconosce l'aiuto che gli è stato dato e crede di essere solo lui indispensabile per l'altro, così lo piegherà, lo farà suo servitore e schiavo, succhiandogli il sangue e la vita stessa senza riconoscenza e gentilezza, ma solo con una abnorme pretesa. 
Se c'è rispetto reciproco, c'è coesione, c'è complicità. Quando due persone felici si incontrano, è una cosa meravigliosa, la vita scorre felice e rigogliosa, come dice il salmo 1, Sarà come albero piantato lungo corsi d’acqua, che darà frutto a suo tempo e le sue foglie non cadranno mai; riusciranno tutte le sue opere".