Patrizia Masciari

Mystic Mentor

IL VERO AIUTO AGLI ALTRI

2021-11-22 11:29:07

Perché vogliamo aiutare gli altri?

COME ESSERE DI AIUTO AGLI ALTRI

Ognuno è responsabile per se stesso.

Non è egoismo è un dato di fatto, perché ognuno attrae nella sua vita le persone e le esperienze che sono in sintonia con ciò che pensa e con ciò che prova.

Noi non possiamo pensare per gli altri. Però il modo in cui vediamo un’altra persona può influenzarla molto.

Se provi pena o tristezza per qualcuno, per la sua situazione o se pensi che sia un fallito, un incapace, allora qualunque tua azione è sintonizzata con questa "Idea" e ogni cosa che fai per aiutarlo va invece a radicare e peggiorare il suo stato. 


Anche il solo pensare male di lui aumenta l’energia di quella visione, come ho già in precedenza spiegato.

Non solo, anche tu ti "Sintonizzi" con il dolore e inizi a tua volta ad attirare situazioni che ti fanno soffrire. 

Non ti è mai capitato di dare conforto ad una persona cara per una malattia o per un problema e poi di vivere qualcosa di analogo oppure che altre persone nella tua vita improvvisamente vivano lo stesso?


Se desideri stare accanto a qualcuno che soffre, è fondamentale che tu riesca a sintonizzarti sulla soluzione, sulla guarigione.

A quel punto ogni tua azione sarà ispirata e potrà aiutare quella persona ad avanzare verso quella situazione positiva e felice ed eviterà a te di essere tirato giù. 


Qualunque tua azione, per te o per gli altri, deve sempre avvenire in sintonia con la tua Anima se vuoi essere certo di riportare ordine, di creare nella luce, di agire nel massimo bene per tutti. 


Quindi la prima cosa da fare è sintonizzare sempre le tue vibrazioni con l'amore, inteso come vita, nutrimento e guarigione.


Approfondirò meglio questo concetto nei prossimi capitoli, ma ho preferito anticiparlo così che possa iniziare a trovare spazio dentro di te.


Inoltre prima ti ho detto di non proiettare la tua visione sugli altri perché se sono più deboli di te, rischi di costringerli ad “Aderire” a quell'immagine, come tante volte i tuoi cari hanno fatto con te.


Allo stesso modo però se tu di quella persona riesci a vederne il potenziale migliore, la tua proiezione può aiutarla e sostenerla per arrivare proprio a quell'immagine, per aiutarla ad avere dei nuovi pensieri.


Il senso di inadeguatezza con il quale siamo cresciuti, spesso ci spinge a cercare ragioni al nostro esistere. Spesso ci spinge a fare cose solo per sentire di avere il diritto di vivere, solo per sentire di non essere un peso e un disturbo, solo per evitare di subire una non ben definita punizione. E così, convinti e in buona fede, alle volte aiutiamo gli altri per ragioni che non sono limpide anche se non ne siamo consapevoli.

Li aiutiamo perché:


Ci sentiamo in colpa.

Ci fa sentire virtuosi.

Ci fa sentire indispensabili.

Ci fa sentire speciali.

Ci fa credere che così verremo amati.

Ci fa sentire che abbiamo il diritto di esistere.

Ci fa sentire di meno peso per gli altri, per il mondo.

Ci fa sentire orgogliosi.

Ci sentiamo, magari inconsciamente, superiori all'altro pensando che senza di noi non ce la possa fare.


Poi quando siamo esausti, oppure ci accorgiamo che i nostri sforzi non vengono riconosciuti, che spesso non veniamo nemmeno ringraziati, ci sentiamo frustrati e finiamo per provare rabbia proprio per chi stavamo aiutando.

Ma non è colpa sua.

Se la motivazione è una di cui sopra, è decisamente meglio quando non aiutiamo.

L’aiuto dato per quei motivi è puro egoismo, praticamente della persona che soffre non ci importa nulla, hai voglia poi ad aspettarti anche riconoscenza.

Inoltre ricordati:

Mai dare consigli non richiesti.

Mai aiutare chi non chiede aiuto.


È solo presunzione pensare di sapere meglio di un'altra persona cos'è la cosa più giusta per lei. È solo ego. 

Ognuno ha il diritto di vivere come vuole e anche di scegliere il dolore e la sofferenza, non abbiamo il diritto di interferire, non abbiamo voce in merito. E l’idea che se chi sta male è un genitore, il nostro compagno, i nostri figli, la cosa ci riguardi, è solo un alibi per far andare le cose come vogliamo noi.


Quello che vogliamo fare non è né più né meno che controllare gli altri. Esattamente come i nostri genitori facevano con noi.

Neghiamo loro la dignità di occuparsi da soli del destino che la loro Anima ha scelto di portare.


Anche se non ce ne accorgiamo, li stiamo umiliando perché il messaggio che c'è dietro è: Da solo non sei in grado di cavartela, di vivere, faccio io che sono migliore di te.


Adesso forse starai pensato irritato: Veramente?

Ovviamente i bambini sono un discorso a parte, perché finché sono minorenni hanno bisogno di te. Ma ricordati che hanno bisogno del tuo aiuto, del tuo amore per conoscersi, esprimersi, amarsi e imparare l'autostima. 

Non hanno invece bisogno del tuo "Pensare al posto loro", "Provare le emozioni al posto loro", "Decidere tutto al posto loro" perché così l'effetto che hai non è quello di creare adulti sani che si sono sentiti amati, ma adulti-bambini che si sono sentiti umiliati e che non sanno più pensare, provare, vivere  e cavarsela da soli. 


Dove sta scritto che devi prenderti cura tu di tutti? 

Se tu ti tiri indietro stai tranquillo che troveranno qualcun altro che non vede l’ora di fare il santo. E se così non sarà, allora magari finalmente inizieranno a scegliere la vita. A quel punto sì che avrà senso sostenerli.

Ad essere onesto con te stesso, rispettando i tuoi bisogni e i tuoi sentimenti nel fare solo ciò che senti, stai contribuendo a cambiare e forse a salvare una vita.

Almeno la tua.


C’è un modo molto semplice per essere di aiuto agli altri senza interferire e senza farti prosciugare tutte le energie:

Diventa un esempio di gioia.

Diventa un esempio di passione.

Diventa un esempio di coraggio.

Facendo del tuo meglio per essere il meglio di te stesso e per vivere il meglio della tua vita.


Se vorranno, a quel punto saranno loro a chiedere i tuoi consigli o comunque capiranno che esiste un’alternativa felice.


Puoi mostrare agli altri il mondo visto da un nuovo punto di vista, sotto una nuova luce positiva, in una nuova prospettiva che loro ignorano.


Puoi raccontare le storie che credono di conoscere, in una nuova versione bella.

Puoi ricordare agli altri che esiste sempre un’alternativa felice.


Puoi accendere negli altri pensieri nuovi

e di conseguenza una nuova vita.


Soprattutto ai bambini, ai ragazzi, alle nuove generazioni, se anche non riesci o non puoi essere un esempio perfetto di gioia, ricorda sempre loro che esiste un’alternativa felice, è il regalo e l’insegnamento più importante che puoi dare perché:


Crei una generazione che sa di avere

il permesso e il diritto di sognare.

Georgia Briata