Mystic Mentor
ECCO LA STORIA...
LA NOSTRA VITA E' PIENA DI STORIE. SENZA STORIE NON C'E' VITA!
Ecco la storia…
In ognuna delle mie molte vite il ricordo di mia madre è sempre uguale.
Ora la vedo piccola e nera a sette anni dopo l’epidemia di tifo, con gli occhi sbarrati di chi ha già visto e vissuto la guerra, con l’orecchio semichiuso per non sentire il rombo tuonante delle bombe lanciate, con le gambe magre e ossute di chi aveva corso per le montagne di Sambuco dove viveva da piccola sfollata.
La sua casa era già popolata dai suoi morti, che erano sempre di più e pareva vederli e parlarci più che coi vivi. I suoi occhi grandi e neri erano occhi di paura, ora velati dalle cataratte, ma sempre uguali pieni zeppi di immagini orribili e di perdite devastanti che non aveva saputo sopportare.
Sebbene amasse cantare con la sua bella voce squillante, il suo dolore era sempre in agguato e il suo rumore assordante pareva distoglierla dai suoi bei canti. Se tentavo di parlarle e di distoglierla dalle sue fedeli ombre, rispondeva stizzita come chi è stato disturbato nella sua attività primaria: lasciami con i miei morti.
UNA NUOVA VITA
Anche la nascita dell’ultimo figlio della nipote le dava una gioia improvvisa ma senza radici, la gioia pareva solo sfiorare, sorvolare il suo cuore rapito e distratto dal terrore d’angoscia.
Per tutta la sua vita, e ancora oggi, la bestia dell’essere una figlia di guerra gli resta annidata dentro e continua a farsi strada in tanti troppi modi, lasciandola ogni volta tramortita dallo sfinimento. Cosa significa essere una figlia della guerra?
Le è stata diagnosticata intorno ai quarantenni una sindrome bipolare.
Di fatto lei continua a vivere in due mondi o due mondi vivono attraverso di lei:
uno fatto di piccoli segni di speranza e ripresa, l’altro fatto di disperazione e senza via d’uscita.
Questi due mondi dentro di lei sono in perpetua lotta e sempre di più si popolano di morti viventi che attirano l’attenzione tramite un odore, un suono, l’abbaiare notturno di un cane … sempre più vivi e presenti.