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Parole alla Poesia.

Ma perché proprio il giorno di San Giovanni?

2021-06-16 10:15:55

In questo articolo vi racconto perché ho scelto quello di San Giovanni come giorno di partenza per il libro, e perché ogni viaggio è un viaggio simbolico.

Giustamente errare

Ma perché proprio iniziare il giorno di San Giovanni?

Il viaggio che racconto nel mio libro è un viaggio simbolico.
Parto da Fudenji, Monastero Zen a Fidenza, proprio lungo la via, fondato e guidato dall’abato Fausto Taiten Guareschi. Arrivo a Roma, la soglia di Pietro, luogo simbolo della cristianità.

Il viaggio che ho fatto non ha nulla di confessionale, non frequento ortodossie di alcun tipo, sono laico e libero cittadino.
Ma il viaggio che ho fatto è intrinsecamente religioso. Etimologicamente religioso, oserei dire: nel senso del “religo”, collego, il termine latino che dà origine alla parola italiana: collego, metto in Relazione.
In questo viaggio, ho voluto mettere in relazione me, la mia esperienza di meditante buddhista, il mio lavoro, le mie aspirazioni a scrivere, il mio interesse per l’antroposofia e il mistero profondo verso il quale ogni giorno ci apriamo, “quello che succederà” e che mai sappiamo.

Ogni viaggio è un modo per metterci in relazione!

Viaggiando, possiamo conoscere il punto sulla mappa in cui ci troviamo, il “Dove sei?” biblico che Jehova indirizza ad Adamo nella Genesi: non è plausibile che Jehova onnisciente non sapesse dov’era Adamo, nelle intenzioni dello scrittore del testo.

Possiamo solo pensare che fosse un invito ad Adamo, cioè a noi, a fare il punto.

Allora, perché San Giovanni?

Perché il cammino è un respiro.
Si leva il passo, poi si posa, si leva il passo e ancora si posa. Espansione, contrazione. Luce, ombra.
Verità ed errare.
San Giovanni è il 24 giugno, all’estremo opposto del 24 dicembre, la notte di Natale, quella in cui la divinità arriva simbolicamente nel mondo e si fa uomo. Il giorno in cui il Divino si mette in cammino verso l’umanità.
Giovanni è invece l’ultimo uomo, quello “prima del Cristo”, che vive in solitudine. Egli è l’uomo che grida “nel deserto”, il luogo in cui non abita nessuno: tutti gli dei antichi se ne sono andati, hanno fatto il loro tempo, servono nuovi pensieri, per nuovi tempi.
Comincia da lì il suo cammino di ultimo uomo, lasciato solo, verso la nuova divinità.

Tutti e due camminano, camminano.

Giovanni Battista e Gesù, sulle strade di Galilea. Andando, in qualche modo, l'uno incontro all'altro
Lo ribadisco: non cercate nulla di confessionale in questo! Coglietene soltanto la bellezza se riuscite, come hanno potuto fare ad esempio Pier Paolo Pasolini o Erri de Luca, dichiaratamente atei, ma entrambi affascinati da questo mondo, ricco di vita, che fiorisce nel deserto.

La dimensione religiosa non può che essere privata e personale, ciascuno di noi è un Giovanni nel deserto, in cammino.

E il cammino non può che essere un gesto simbolico, che mette in relazione.

Per cui, come io ho voluto mettere in relazione nella mia esistenza biografica, camminandola passo dopo passo, l’esperienza buddhista e i nuovi interessi per l’antroposofia, spinto dal suggerimento di Mauro Corona, per tradurre l’invito alla scrittura in passi, e tradurre quindi quei passi in parole, così partire con la vendita del libro il 24 giugno era per me un modo per rimettermi in cammino.
Un modo per ripartire, per riprendere la strada finora percorsa e tornare a camminare verso la bellezza, vera veste della divinità per l'uomo, che mi era stata regalata durante il viaggio e che ho voluto condividere con voi, al meglio che ho potuto, in

“Giustamente errare”.

Il 24 giugno, dalle 17.30 sarà disponibile il link per acquistare il libro. Una volta raggiunta questa tappa io, “Menestrello on demand”, passerò il testimone al canale che ho creato in forma specifica e che vi invito a seguire.

Pubblicherò lì le novità e gli aggiornamenti sulla strada, i racconti omaggio e le integrazioni per chi avrà acquistato il libro, e qui tornerò a occuparmi di poesia.
Grazie di cuore, per seguirmi con così grande affetto!

Marco Boscarato

(nella foto, iperico o Erba di San Giovanni, nel periodo di fioritura, a Casa la Buona Stella il 16 giugno 2021)

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