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Parole alla Poesia.

Incrociando Mauro Corona

2021-06-17 10:26:46

Da dove nasce "Giustamente errare"? Nasce da una domanda che cammina, raggiungendo un incrocio.

Giustamente errare

Questo libro nasce da un incrocio.
Così come gli incroci, durante un cammino, caratterizzano i punti di svolta, i momenti di contaminazione, i punti di contatto della nostra direzione finalistica con la complessità, anche questo libro, che pure vorrebbe essere esso stesso un incrocio tra un racconto di viaggio e una riflessione sul viaggiare, sul "pellegrinare", nasce da una occasione che mi ha visto incrociare Mauro Corona nel 1998, se ricordo bene, durante una cena nel ristorante che gestivo all'epoca.
Mauro aveva scritto da poco "Il volo della martora", io mi dilettavo a scrivere racconti e poesie amatoriali.
Rimasi affascinato dalla sua esuberanza. Gli scrissi, più volte, nelle settimane successive. Lo inseguii ad Erto, appostandomi davanti al suo negozio. Lo braccai come una preda. Quando finalmente ci incontrammo fu per me una rivelazione:

ricevetti da lui la più sonora e vibrante lezione di vita che possa oggi ricordare.

Mi aspettavo elogi per i miei racconti ma mi riempì di parole come mai mi era successo: " Tu devi scrivere di quello che vivi, non inventarti panzane e imitare gli altri come una scimmia! E soprattutto io non sono tenuto a risponderti se non voglio"... e avanti così.
Per fortuna, terminata la lezione, mi suggerì anche altro: la lettura di alcuni autori russi in cui la vita fioriva nelle pagine (Platonov tra tutti) e che invece di stare a lisciarsi l'ego raccontandosi storie da salotto radical chic sarebbe stato da entrare a piè pari nel mondo reale, fare qualcosa di vero: come ad esempio andare a piedi, senza portarsi dietro nulla, lungo l'appennino, fino a Roma.

Da quel momento in poi, negli anni successivi, la via Francigena diventò un chiodo fisso per me.

Incontravo segnali ad ogni angolo.
E infine mi incamminai, nel 2007. Partendo dal monastero di Fudenji, a Fidenza, per arrivare a Roma. Consapevole che quel viaggio era per me sim-bolico. Serviva ad unire la mia storia di praticante laico buddhista con quello che ci sarebbe stato, verso Roma, e che ancora non sapevo.

Questo libro nasce quindi da lì, incrociando brani del diario di viaggio con riflessioni sulla direzione da prendere, sulla coincidenza tra l’errare e la giusta strada, sulla fede-fiducia che muove il passo, sui segni che si lasciano e che noi lasciamo.

Noi che, “pellegrinando”, mettendoci in viaggio in quell’inutile che è “camminare per camminare”, diventiamo domanda per gli altri: una domanda che cammina, incrociando uomini.

Il 24 giugno, alle 17.30 verrà pubblicato il link per acquistare il libro.

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Nella foto, incontrando Mauro Corona durante un giro in Val Zemola, con amici.