Quello che conta è essere disposti a uscire dagli schemi e dare a noi stessi e agli loro la possibilità di crescere. Come persone, come professionisti. Non perdersi nella fretta di dimostrare di essere i migliori anche nei momenti di smarrimento. Perché siamo persone oltre che professionisti. Possiamo sbagliare, possiamo avere un momento no, possiamo aver bisogno di rimettere al centro ciò che ci ha spinto ad appassionarci a quello che facciamo. Possiamo aver bisogno di un attimo. Un attimo di vuoto da riempire con la nostra esperienza, la nostra passione. Un attimo per riprogrammare, disfare una routine per creare una nuova via. Più vicina a noi. Alle nostre esigenze. Per ritrovare lo spirito anche per dare spazio a decisioni. Per ritrovare un'organizzazione del lavoro, del tempo libero. Un attimo per osservare la nostra versione di adesso e proiettarla in qualcosa di più vicino alla versione di noi stessi che vorremmo essere. Un attimo per ricreare la nostra professionalità e essere migliori, non sembrare migliori