Cibi & Bevande
UN FINE SETTIMA DI ALTRI TEMPI
Una storia personale alla scoperta della mozzarella al di qua e al di là del Atlantico.
Da bambina a Santo Domingo, la cosa che avevo assaggiato, più vicina ad una Mozzarella era un meraviglioso formaggio fresco di “pasta fibrosa e grassa’’ che preparavano nell’incrocio dell’ “Abanico”, intersezione della allora strada provinciale che partendo da San Francisco de Macorís, portava, da una parte, verso Arenoso e Villa Rivas , e dall’altra, continuava verso Nagua, nella costa Atlantica della mia bella isola nel Mar dei Caraibi.
Mio padre, un emigrante italiano del dopoguerra, ci aveva abituato, durante i fine settimana, a fare delle belle passeggiate per conoscere la terra che lo accolse e alla quale affidò il suo destino. Sposò infatti una dominicana, mia madre, con la quale formò una famiglia stupenda di tre bambini ... una suocera, una cognata con suo figlio, una sorella della suocera con le sue figlie, un fratello del suocera che mangiavano ogni domenica a casa nostra e come se ciò non bastasse, dei vicini spagnoli, che nel tempo sono diventati padrini e madrine, ed i loro nipoti.
Come forse avrete già percepito, in questo nucleo meraviglioso e vario non c’era tempo per annoiarsi, c’era sempre qualcosa da fare o da dire, qualcuno da aiutare, qualcosa da festeggiare o qualcosa da rimpiangere. Normale, come in ogni famiglia italiana del dopoguerra, con la sola differenza di aver vissuto “dall’altra parte” dell’Atlantico.
Bene, torniamo all’argomento, il formaggio fresco che compravamo nell’ ‘’Abanico’, preparato dai contadini della regione, aveva la forma a palla e un peso di circa 500gr. Papà ne comprava 4 o 5 forme e di una chiedeva sempre che gli fosse tagliata in grandi pezzi per essere condivisa durante il viaggio. Ogni boccone era la gloria, né salata né insipida, era una pasta succosa con sapore di latte, burro ed erbe di campo.
Questo era l’unico formaggio locale che mio padre mangiava con piacere, perché diceva che era buono, ben fatto e che il latte con cui veniva prodotto proveniva da mucche felici, mucche che pascolavano placide negli splendidi pascoli della regione, avendo come rifugio dal sole le fronde degli alberi di mango che crescevano spontaneamente in quelle terre meravigliose.
Quello che volevo dirvi sin dall’inizio è che, per rendere la storia più breve, quel meraviglioso formaggio fresco era il sostituto approssimativo della vera Mozzarella italiana, con la quale veniva preparata la pizza nella nostra casa, quando ancora il mondo non era un villaggio globale e la mozzarella un “patrimonio italiano in mano a tutti”.
Davvero non ricordo quando ho provato una vera mozzarella per la prima volta, quello che posso dirvi è che per me, a parte il ricordo emozionante di quel formaggio della mia infanzia, non c’è niente di meglio della ‘’vera Mozzarella di bufala campana’’!
La curiosità mi ha portato a immergermi nelle tradizione gastronomiche italiane e ho trovato alcuni dettagli tecnici di questo formaggio fiore all’occhiello della gastronomia italiana, che mi permetto di condividere: La Mozzarella è un prodotto caseario a pasta filante della Campania nel sud Italia, le cui origini si perdono nel tempo. È preparata con latte di mucca o di bufala, ed assume per legge nomi diversi:
- Mozzarella di bufala Campana, con denominazione d’origine protetta, fatto solo con latte di bufala, fino al 1989 era l’unica che poteva essere chiamata Mozzarella.
- Mozzarella (+ marchio del produttore) di latte di bufala, prodotto con latte di bufala senza una denominazione di origine protetta.
- Mozzarella, senza ulteriori specifiche, si riferisce alla mozzarella elaborata dal latte vaccino, punto. Conosciuta anche come fiore di latte.
Senza dubbio è uno dei formaggi più popolari al mondo grazie alla pizza e alla famosa insalata “caprese”, ma se vuoi fare qualcosa di differente, ti lascio di seguito questa ricetta.
Provala e vedrai...avrai il successo assicurato.
Mozzarella e Bottarga
Ingredienti per 4 persone
2 Mozzarelle di bufala (250 g ca.)
30 g di bottarga a fettine sottili
4 cucchiai di olio EVO
2 gambi di sedano con foglie
sale e pepe
Preparazione
Priva la bottarga della sua membrana e grattala usando il lato spesso della grattugia o tagliala in fettine sottili, metti da parte in una ciotola, aggiungi la metà dell’olio e lascia marinare fino a che tutti gli altri ingredienti siano pronti. Pulisci il sedano, lavalo, lasciando le foglie da parte, taglia i gambi in fettine sottili e metti a marinare in un filo d’olio di oliva. Taglia la mozzarella a fette più sottili possibile, aggiungi il sale e lascia scolare in un colino per alcuni minuti (3 o 4 minuti), in modo da eliminare un pò il siero. Disponi le fette di mozzarella in 4 piatti, guarnisci con i pezzettini di sedano e bottarga, cospargi con un pizzico di pepe macinato fresco e termina la guarnizione con l’olio e la bottarga ed in fine decora con le foglie di sedano. Guardando la foto capirai meglio come farlo.
Goditi questa specialità ed se ti va scrivimi i tuoi commenti.