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I DIAVOLI (ossia come i mercati creano il futuro)

2021-10-06 13:23:16

La fortuna non esiste» è il motto che ripete continuamente il protagonista
Massimo, e che identifica il suo mondo, quello della finanza speculativa bancaria, quello dei diavoli che non lasciano nulla al caso.
Il “floor” è il luogo dove operano tutti i giorni, dal quale sono in
grado di creare o distruggere denaro, di decretare il fallimento o la
sopravvivenza di interi Stati e di trasformare lo stile di vita di quei
Paesi in un inferno. O almeno per chi non appartenga a una classe
sociale privilegiata. La fortuna non esiste perché la ricchezza
si controlla, si dirotta e si gestisce in modo che l’Occidente (ovvero
gli Stati Uniti d’America e il dollaro) possa conservare il ruolo di
guida morale ed economica del pianeta. Anche diffondendo paure
destabilizzanti sull’Euro. Anche a costo di vite umane, perché la guerra
in Europa non è mai finita, si è solo trasformata in un’altra cosa.

Non esiste il libero mercato, perché aziende sane e produttive vengono
imbottite di debiti e distrutte, le vite di chi ci lavora spezzate. E
poi il divario sempre più ampio tra poveri e ricchi, la classe media
sempre più esigua, gli scontri sociali sempre più accesi.
E resistere non serve a niente. Questi sono danni collaterali, sono sempre esistiti, è il prezzo inevitabile del progresso e i diavoli sono solo gli esattori di questa tassa occulta. Sopraffatto dai ricordi di un passato che sembra indicargli sempre più intensamente la persona che lui è davvero, Massimo comincia a mettere in discussione se stesso e il suo lavoro, e lo fa proprio quando ottiene l’avanzamento di carriera che è il premio di una vita. Il suo, però, non è un ravvedimento miracolistico, ma è più un retrocedere per gradi, con un comportamento contraddittorio e non privo di ricadute, e ciò rende il personaggio più credibile, la vicenda più verosimile.
Scritto molto bene, nonostante qualche caduta di ritmo, “I diavoli” è in grado di appassionare già dalle prime pagine. Con una intrinseca propensione divulgativa, il romanzo è inquietante e avvincente soprattutto per il suo forte legame con l’attualità e per la cognizione di causa dell’autore. La lettura è forse un po’ complicata dall’uso di termini del gergo finanziario, ma nulla che non si possa risolvere con una visita a Wikipedia e poi è giusto anche sforzarsi di capirne qualcuno di questi letali meccanismi della finanza.
E' interessante poi vedere come anche l’approfondimento delle storture finanziare sia ben noto. Con intelligenza ogni episodio riprende alcuni dei fatti più noti della storia economica mondiale dell’ultimo decennio, dalla crisi argentina del 2001 allo scoppio dei subprime 2008, dalle recessioni irlandese e greca agli scandali sessuali di Dominique Strauss-Kahn dell’Fmi passando per Subterranea, un’organizzazione di hacker e whistleblower simile alle molte che
abbiamo visto di recente. Ogni fatto è utilizzato, a volte forzatamente altre meno, per dare solidità alle azioni dei protagonisti, ma è anche una carrellata inquietante che ci ricorda come la finanzia sia un meccanismo invisibile che spesso schianta gli interessi delle persone comuni in nome di ambizioni e guadagni sterminati. I Diavoli presenta diversi livelli di lettura, senza mai però restare in superficie: in nessun caso si può definire solo la storia di un'operazione finanziaria che avrebbe potuto portare al default l'Italia peggio di quanto era già successo alla Grecia. Le vite, i sacrifici e i sogni di milioni di persone sono alla mercé dell'unica cosa che conta davvero: il profitto. E a decidere quale e quanto sia quel profitto, sono persone che si contano sulle dita delle mani. In questo senso, I Diavoli non ci svela segreti inconfessabili:
sappiamo già, a meno di non vivere in un mondo ideale e totalmente avulso dalla realtà, che a influenzare la politica è il denaro. Sappiamo già che a governare veramente il mondo sono gli operatori finanziari ad altissimi livelli. I Diavoli è solo la storia di uno di loro. Uno che prova a guardare se stesso dall’esterno, a cambiare prospettiva, a tentare strade diverse.
Ed è la stessa cosa che vorremmo veder fare agli uomini che nel mondo reale ricoprono davvero posizioni come la sua facessero.
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SOLDI - DOMINA IL GIOCO: NON E' SOLO FINANZA...
Questo libro ormai è considerato un pilastro della finanza personale.Eppure è la componente psicologica(non poteva essere diverso, dato l'autore)a dominare