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Le 6 caratteristiche di un buon logo: SPIDER
Quali sono gli errori più comuni nella progettazione di un logo?
Dopo trent'anni di esperienza, abbiamo individuato alcune regole che un logotipo o un marchio dovrebbe avere oggi per essere funzionale e performante.
Ci siamo divertiti a trovare un acronimo che racchiudesse in sé queste caratteristiche e abbiamo scelto la parola inglese SPIDER: Simple | Semplice Poca roba! Pochi colori, meglio se uno soltanto, pochi virtuosismi. Un buon logo deve poter essere disegnato, con un dito sulla sabbia, da un bambino di 5 anni: se non supera questa prova, non sarà memorizzabile per i clienti.
Particular | Particolare
Perché imitare o ispirarsi ad altri loghi, magari proprio della concorrenza? Un buon logo è unico e specifico. Ideated | Ideato, progettato Un buon logo dev'essere studiato in maniera sartoriale per la realtà che andrà a rappresentare. Esistono molti siti web su cui comprare loghi un tanto al chilo: basta specificare un budget e, a seconda della somma in gioco, si muoveranno più o meno professionisti per realizzarlo, ma mancherà sempre un vero e proprio contatto umano con il progettista di riferimento.
Su questi siti tutto avviene via email o messaggistica integrata nella piattaforma. Il risultato è spesso un logo impersonale, simile a mille altri.
Direct | Diretto
Il logo è un elemento che deve parlare chiaro, dire chi sei e cosa fai in pochi centesimi di secondo.
Un logo da interpretare non è un logo, è un rebus!
Exciting | Stimolante
Un simbolo per essere ricordato deve evocare qualcosa, deve emozionare.
Un buon logo lo si indossa volentieri. Pensa solo per un attimo a quanto abbigliamento brandizzato in malo modo hai visto nella tua vita: cappellini, felpe e t-shirt con marchi o decorazioni aziendali talmente brutte che li indossi solo quando vai a funghi o devi ritinteggiare la sala.
Remarkable | Notevole, interessante
Attirare l'attenzione è la prerogativa di un buon progetto di comunicazione, quindi un logo, che ne è la colonna portante, a maggior ragione, dovrebbe avere questa caratteristica.
Queste regole, se rispettate, danno a un marchio buone probabilità di catturare l’utente, e in questo senso la metafora con il ragno calza a pennello.
Si pensi alla mela di Apple, allo swoosh di Nike, alle tre barre di Adidas, a Mercedes, BMW, Emergency, ecc. Sono tutti simboli SPIDER, seppur creati anni e anni fa (es: nike 1971).
Ecco una frase del grande Bruno Munari che esprime splendidamente il concetto:
Complicare è facile, semplificare è difficile. Per complicare basta aggiungere, tutto quello che si vuole: colori, forme, azioni, decorazioni, personaggi, ambienti pieni di cose. Tutti sono capaci di complicare. Pochi sono capaci di semplificare. Piero Angela ha detto un giorno: "è difficile essere facili". Per semplificare bisogna togliere, e per togliere bisogna sapere cosa togliere, come fa lo scultore quando a colpi di scalpello toglie dal masso di pietra tutto quel materiale che c’è in più della scultura che vuole fare.