Nunzia Alemanno
Libri & Scrittura
«[...]Vi siete ritrovati tempo dopo sul litorale e siete affondati nelle acque buie di Ostia. È stato lì che finalmente lo hai raggiunto e dilaniato. Poi hai vagato per chilometri e chilometri, al bagliore della luna. Hai ululato, hai ruggito, hai dimostrato alla notte la tua esistenza. Poi… l’alba.» Da Quella Bestia di mio Padre https://t.co/a1WDFydfQu
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https://amzn.to/2WU1mP2 Era una di quelle sere in cui, nonostante il gelo padroneggiasse ormai da settimane, la calda visione lunare ammorbidiva i sensi e colorava di passione ogni animo al suo cospetto. Il freddo non pungeva, la brezza marina non infastidiva, considerando ormai che l’inverno aveva già elargito in pieno il suo potere. Sarebbe stata un’immagine quasi perfetta se quell’immensa nave non la tenesse prigioniera e quel bastardo non la violentasse ogni notte. Sarebbe uno di quei momenti in cui la propria anima viaggerebbe attraverso i sogni e le speranze, se non fosse che quell’anima, ormai distrutta, era impegnata a piangere i propri morti, i propri cari che non avrebbe mai più rivisto. Era lì, ferma all’angolo di prua. Era lì, in attesa di una decisione. Quella di gettarsi in mare, abbracciare quell’infinito universo oscuro e adagiarsi morente sulle profondità più nere degli abissi, in attesa di raggiungere i suoi cari. Aveva compiuto un passo in avanti, verso quella che doveva essere la sua fine, quando una mano calda e possessiva si posò sulla sua spalla e mise a tacere ogni suo proposito. L'Angelo Nero. Anche in versione cartacea.
Nunzia Alemanno
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