«Sono nato a Scampia, il quartiere delle Vele. Mio padre si chiamava Vincenzo ed è morto a 29 anni. In due mesi se l’è portato via la leucemia. Faceva il magliaro, il venditore ambulante di biancheria e stoffe. Un giorno andava a Roma, un altro a Firenze, un altro ancora a Milano: quando tornava lo aspettavo in strada, perché ogni volta sapevo che mi avrebbe portato un pallone. Non lo lasciavo neanche salire in casa che ci mettevamo a giocare: lui in porta, io e i miei amici divisi in due squadre. A luglio 2010 cambia la mia vita. Insieme ad altri ragazzi della Primavera, parto per il ritiro estivo e conosco Mazzarri. Un giorno mi chiama e dice: “Il preparatore mi ha detto che non hai corso insieme agli altri. Perché?”. “Non ho le scarpe da ginnastica”. Lui apre il portafogli e dice a uno dello staff: “Vagliele a comprare”».
Armando Izzo ha appena fatto il suo esordio in Nazionale. Rileggendo la sua storia e guardandolo adesso, ci siamo emozionati ❤️