no ansia no stress

fai dello stress un lontano ricordo

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VUCA la patologia nascosta del Covid-19

2020-10-25 21:15:51

VUCA=Volatility. Uncertainty. Complexity. Ambiguity I neuroscienziati con VUCA etichettano situazioni permeate da alta volatilità, incertezza, complessità, ambiguità. Situazioni abituali di vigili del fuoco, militari in missione di guerra, forze dell’ordine antisommossa. Cosa c'entra Covid19?

I pericoli del VUCA

Non è difficile da capire che in una situazione VUCA (un incendio, una battaglia, una manifestazione violenta) l’istinto di sopravvivenza prenda il controllo dell’organismo. Il fatto è che in queste circostanze uno dei sistemi più importanti delle nostre capacità logico-cognitive viene allertato al massimo delle sue potenzialità; questo sistema è quello dell’attenzione.

Il sistema dell’attenzione è quello che ti guida nelle scelte. 

Anche in una tranquilla e serena giornata primaverile al tuo cervello giungono una quantità esagerata di informazioni che non è in grado di analizzare e proprio per effettuare una qualsiasi scelta, da quelle più banali a quelle più importanti, il tuo sistema dell’attenzione filtra le informazioni che in quel momento  ritiene più significative.

Come per ogni altro sistema le sue capacità operative non sono illimitate. 

Così, quando viene sovra-stimolato o per la qualità di informazioni (sempre più inquietanti) o per il ripetersi incessante delle stesse, il sistema dell’attenzione smette di funzionare; o meglio, continua a funzionare ma con modalità ben poco utili: può andare in loop - un solo aspetto diventa degno di attenzione - oppure può andare in crash - tutto diventa meritevole della massima attenzione – è facile capire che in entrambi i casi può solo creare più danni che benefici.

Il VUCA del Covid.

Fino a febbraio di quest’anno nonostante il riscaldamento globale, le bombe d’acqua, gli incendi delle foreste e qualche incertezza economica, la vita non era poi tanto male quand’ecco che, senza alcun preavviso è scoppiata la pandemia: un nuovo, insidioso, imprevedibile e persino invisibile nemico mortale: Covid-19 e quella che poteva essere una situazione difficile è diventata una situazione drammatica.

Con l’estate, un lento miglioramento della situazione ci ha fatto pensare che quel terrificante film del terrore, del quale eravamo diventati tutti involontari protagonisti, stesse per terminare.

Al solito la realtà supera sempre la fantasia ed ecco la seconda botta. Tutto si ripresenta come prima, anzi forse anche peggio di prima: impennata dei contagi, massimo sei persone, coprifuoco a macchia di leopardo, basta assembramenti, il nonno chiuso in camera, gli ospedali a rischio di scoppiare, caccia al tampone, sesso a distanza (ma una volta non era una perversione?), solo il vaccino ci potrà salvare, un positivo tutti in quarantena, muore un volontario bloccata la sperimentazione dei vaccini, ecc. …

Queste le rassicuranti informazioni che ci arrivano dai media ufficiali e se tra i tuoi conoscenti hai qualcuno  dei cosiddetti “negazionisti” vieni bombardato da messaggi di questo tenore: il virus lo hanno fatto i cinesi, si tratta di dittatura sanitaria, OMS al servizio di Bigh Pharma, i tamponi sono una bufala, una manovra della finanza internazionale per distruggere le economie locali, il vaccino ci renderà tutti OGM, ci vogliono rendere tutti schiavi.

Ognuno è libero di sposare l’ipotesi che preferisce ma in ogni caso più che di un pericolo, quello di vivere in una situazione VUCA è una certezza ed è su come uscire senza danni da questa situazione ad altissimo livello di stress che seguono alcune considerazioni.

La tua realtà non è ciò che ti circonda ma quello che seleziona la tua attenzione.

In una situazione nella quale ricevi continue informazioni che, in un modo o nell’altro, ti segnalano un pericolo per la tua sopravvivenza la tua attenzione si focalizza sempre più su tutto ciò che, in un modo  o in un altro, può rappresentare una minaccia alla tua esistenza.

L’essere umano è un animale politico/sociale per il quale la condivisione e il contatto fisico, fonti irrinunciabili di serenità e di benessere, sono diventati un potenziale pericolo mortale distruggendo un elemento essenziale di una vita naturale.

Se di continuo ricevi informazioni che ti segnalano la pericolosità di quelli che sono i tuoi abituali comportamenti, la tua attenzione si trova costretta a controllare e modificare quei comportamenti che rappresentano i riferimenti sicuri della tua quotidianità.  


La tua capacità di attenzione non è illimitata

La tua capacità di attenzione è direttamente collegata a quella che si chiama memoria di lavoro. La memoria di lavoro è quella che impieghi quando ti alzi dalla scrivania per prendere un documento che conservi in una cassettiera, ma se la tua attenzione è sovraccaricata arrivi alla cassettiera e non sai più per quale motivo sei li.

Allo stesso modo la capacità di attenzione è quella abilità che ti consente di selezionare ed impiegare conoscenze e strategie per progettare soluzioni praticabili alle continue prove che la vita ti propone quotidianamente.

Quando la situazione di stress perdura e ti appare come senza vie di scampo, la tua mente continua a generare pensieri catastrofici che ininterrottamente distolgono la tua attenzione dal momento presente. La sensazione di non avere alcuna possibilità di controllo su ciò che sta accadendo aumentano sensibilmente gli stati d’ansia e di nervosismo, sia in qualità che in quantità, rendendo estremamente difficile, se non impossibile, affrontare serenamente qualsiasi pur banale imprevisto.

Al solito nessuno ha la capacità di modificare lo scorrere degli eventi ma anche in casi drammatici come questo puoi cambiare le tue modalità comportamentali imparando ad agire in modo consapevole invece di reagire automaticamente al succedersi degli eventi.

Come riprendere il controllo della situazione

Questo è un semplice esercizio che attraverso il controllo della respirazione permette di esercitare la capacità di attenzione a rimanere nel momento presente. Praticando questo esercizio possibilmente tutti i giorni diventerai sempre più consapevole della tua possibilità di non farti travolgere da inondazioni di informazioni che ti portano a generare un’infinità di incontrollabili pensieri disturbanti che ti privano della serenità. Questo potrebbe anche aiutarti a ridurre sensibilmente o ad eliminare del tutto quelle valanghe di informazioni alle quali ti sottoponi e che, a ben guardare. ti servono solo per alimentare il VUCA.

Ora siediti con la schiena diritta, chiudi gli occhi e porta l’attenzione al tuo respiro e alle sensazioni che prova il tuo corpo mentre respiri. Cerca di respirare profondamente gonfiando l’addome mentre inspiri e sgonfiandolo mentre espiri. Mentre continui a respirare puoi portare l’attenzione alle varie parti del corpo e sentire come si comportano: puoi sentire delle tensioni che si allentano, delle rigidità che si rilassano.

Questo è tutto ciò che devi fare, anche se molto semplice non è per niente facile perché dopo qualche respiro la tua attenzione sarà distratta da qualche pensiero. E’ assolutamente normale  e ciò che devi fare è semplicemente di diventare consapevole che la tua attenzione è stata disturbata da questi pensieri e riportare l’attenzione al respiro e alle sensazioni del corpo.

Puoi iniziare con 5 minuti di questo esercizio riportando dolcemente l’attenzione al tuo respiro ogni volta che si presenta qualche nuovo pensiero. Con la pratica i 5 minuti possono diventare anche  10 e addirittura 20. 

La tua attenzione, al pari di un muscolo, può essere allenata diventando sempre più efficiente e nella quotidianità ben presto i benefici si faranno evidenti.

Se questa condizione creata dal COVID è certamente unica nel suo genere, attiva gli stessi processi fisiologici, neuro-endocrini e logico cognitivi che si attivano per una qualsiasi altra situazione ad alto livello di stress aggravanti dal perdurare della situazione che crea questo stato VUCA.

In ogni caso, anche per superare il VUCA, vanno adottate le stesse strategie che in una situazione normale ti permettono di fare dello stato di stress un lontano ricordo.