MUSICONFIDENT

Scienza della Performance musicale

MUSICONFIDENT

Scienza della Performance musicale

In che stato sei?

2021-06-12 17:54:08

6 prospettive visionarie per guardare in modo nuovo alla tua relazione con la musica... ispirate da una sconosciuta musicista dell' 800!

Ti è mai successo di superare una difficoltà quando hai iniziato a guardarla e  affrontarla da una prospettiva completamente diversa da quella abituale?

 Magari hai risolto un errore ritmico sciogliendo il respiro, o hai trovato più autorevolezza nel suonare allineando la tua postura, o hai risolto una paura diventando più consapevole delle tue intenzioni musicali.  

   Qualunque siano le tue difficoltà nelle tue performance, è fondamentale imparare ad ampliare la tua prospettiva e le tue modalità di approccio

   Per aiutarti a farlo, ci ispiriamo al lavoro di una musicista straordinaria, Marie Jaëll (1846-1925). Pianista, compositrice, scienziata, filosofa, ricercatrice e scrittrice francese, con le sue opere ha mostrato come l’esplorazione di discipline e approcci apparentemente lontani dalla musica possa offrire spunti sorprendenti ed efficaci per risolvere tanti problemi dei musicisti e dell’insegnamento della musica.

   Per inciso, il suo libro più importante, pubblicato nel 1896, si intitola La Musica e la Psicofisiologia. Immaginate la nostra sorpresa quando ne siamo venuti a conoscenza, alcuni anni dopo aver creato la disciplina ‘Psicofisiologia dell’esecuzione musicale’, approvata poi dal Ministero come materia di studio nei Conservatori!

 

   Ecco quindi 6 principi che abbiamo estrapolato liberamente dal suo lavoro:

 1. Alla musica, anzi al senso stesso della bellezza corrispondono stati di coscienza, che sono anche stati fisiologici.

   Sappiamo tutti che la musica ci può far sentire entusiasti, allegri, tristi, vivi, ci può spingere al movimento o commuoverci fino alle lacrime. Meno ovvio è che anche il tuo stato, mentre suoni, influisce sulla musica e sul modo in cui chi ti ascolta percepisce la musica.

   Pensa come è faticoso ascoltare un musicista che è a disagio mentre suona. Come ascoltatore, puoi ritrovarti a percepire sensazioni simili: respiro bloccato, muscolatura bloccata, senso di incertezza.

   Dunque, imparare a gestire il tuo stato è fondamentale se vuoi trasmettere e comunicare davvero la musica a chi ti ascolta.  Ma come puoi fare?  Ecco il prossimo principio suggerito da Marie Jaëll: 

2. Esiste una precisa corrispondenza tra le funzioni motorie del musicista e i suoi sentimenti musicali. 

   In altre parole: ad ogni sensazione fisica corrisponde un preciso sentimento interiore, e viceversa. il senso del movimento, le sensazioni tattili e cenestesiche sono il fondamento, il punto di riferimento indispensabile per poter esprimere la musica. Ma ogni movimento deve essere connesso ad una ‘emozione spirituale’; quindi uno studio tecnico sconnesso dall’emozione e dal ‘sentire’ è sempre incompleto.

   Nota come è facile abituarti ad associare la paura ad un passaggio difficile, e considera quanto può essere importante imparare ad associare sensazioni piacevoli all’esecuzione di un pezzo, mentre studi.

   Ascoltare - e vedere - un grande virtuoso è una esperienza straordinariamente piacevole; i suoi movimenti trasmettono un senso di libertà ed energia, e comunicano la musica in modo spontaneo!

3.  L'azione fisiologica del suonare agisce sul cervello e lo modifica.

   Marie Jaëll era affascinata dalla relazione tra movimento e cervello e, ben prima dell'avvento delle Neuroscienze, aveva capito, che, se il nostro cervello influenza il nostro modo di suonare, allo stesso tempo, il nostro modo di studiare e di suonare modifica la nostra struttura cerebrale.

 Quindi quando studi non solo crei abitudini, ma ti modifichi concretamentefisicamente.

   Spesso si sente dire: “Suoni così come sei!” Potremmo a questo punto rovesciare la prospettiva e dire: Diventi così come ti abitui a suonare!"

   E questo ci porta al quarto principio:

4.   Uno degli errori più comuni nello studio musicale è l'abuso della ripetizione meccanica e inconsapevole.

   Cosa intende Jaëll con 'inconsapevole'? Intende quello stato in cui la percezione delle tue sensazioni fisiche, e delle emozioni che provi, è offuscata, se non addirittura assente.  

   Ti ritrovi mai a studiare in modo meccanico, senza renderti conto veramente di quello che senti e di quello che succede nel tuo corpo?  E quale può essere una chiave per spostarsi su un piano più consapevole?

   Ecco che Marie Jaëll ci propone questa idea:

5. Il presupposto di una esecuzione efficace è la capacità di anticipare mentalmente l’azione muscolare/espressiva  

   Marie Jaëll contestava il vecchio modo di studiare per cui prima impari a fare le note e poi ‘metti l’espressione'. Insisteva sull’idea che per suonare in modo efficace devi sviluppare una chiara immagine interiore sia della musica (quindi del suono, del fraseggio) che delle sensazioni motorie ( i gesti appropriati allo strumento).  

   Il contrario di uno studio meccanico è proprio studiare anticipando interiormente le intenzioni musicali dell’esecuzione.

   Per concludere:

6.     Suono, corpo, movimento, espressione, pensiero, spirito, sono descritti da Marie  Jaëll come un’unica forza, un’unica manifestazione di energia. Questo va ben oltre il concetto più comune, per cui mente e corpo sono connessi, collegati tra loro. È la consapevolezza che la realtà dell’esperienza musicale è una unità indivisibile.  

   Ecco perché, ad esempio, puoi affrontare una difficoltà tecnica su tanti piani diversi: cambiando le tue convinzioni, ampliando le tue percezioni fisiche, imparando a controllare la tua ansia, migliorando la tua capacità di gestire l’attenzione e l’ascolto; chiarendo le tue intenzioni musicali ed espressive.  

   Più espandi le tue prospettive e le tue strategie di approccio, più possibilità hai di migliorare e di realizzarti come musicista!

   Se vuoi approfondire la vita e le opere di Marie Jaëll visita il sito:

http://www.mariejaell.org/wordpress/italiano/


Se non lo hai già fatto, iscriviti gratuitamente al canale per continuare a seguirci!




 

 

 


by Federica Righini & Riccardo Zadra
32  
137