La Passacaglia di Heinrich Ignaz Franz Biber, incanto e mistero

Oggi continuiamo il discorso sulla Passacaglia con una delle più belle e anche delle più “monumentali”, composta per violino solo da Heinrich Ignaz Franz Biber (1644-1704) importante compositore boemo, vissuto a Salisburgo. Questa Passacaglia è la sedicesima Sonata della sua raccolta di 16 sonate per violino e basso, chiamate “Sonate del Rosario” o “del Mistero”, in cui Bieber porta all’estremo un modo di “divertirsi” piuttosto comune all’epoca, ovvero quello di utilizzare le “scordature”.
Come funziona? Le corde del violino anziché essere accordate nel modo abituale, ovvero “Sol re la e mi”, vengono accordate in modo diverso per ciascuna sonata, cioè la tensione della corsa viene regolata in modo diverso, ottenendo quindi una differenza altezza del suono, in modo tale che il violinista, appoggiando le dita secondo la diteggiatura scritta sullo spartito, come se il violino fosse accordato normalmente, suona in realtà un’altra nota! Così si divertivano all’epoca...
Inoltre Bieber aveva ideato le scordature per ciascuna Sonata dando ad ognuna un significato simbolico relativo al “mistero del rosario” cui era dedicata.