In questo periodo scrivo spesso delle musiche composte per la danza, proprio perché da queste nasce gran parte della musica strumentale profana, ovvero pensata per essere suonata per divertimento, al di fuori delle funzioni religiose.
In Francia la musica per danza veniva quasi sempre ballata per davvero, mentre in Italia i compositori spesso si ispiravano alla musica per danza, però rendendola più autonoma. Incontrando diverse composizioni abbiamo già scoperto come molte di queste forme siano ricorrenti, e portino lo stesso nome, pur essendo musicalmente molto diverse. Oggi ad esempio parleremo della “Giga” in Italia o “Gigue” in Francia, in modo che possiate notare differenze e similitudini.
Iniziamo con una Gigue del compositore francese Charles Dieupart, di cui potete ammirare anche la coreografia:
Questa è molto “verace”, il violinista fa tutto quello che un insegnante di violino classico direbbe di non fare, soprattutto per quanto riguarda l’uso e la tenuta dell’arco...il risultato infatti è un bel suono “acido” che magari per altri repertori non sarebbe ideale, ma per il loro stile funziona benissimo!