ChatGPT vs Garante per la Privacy. Round 1. FIGHT!

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Ma ora torniamo al focus dell' articolo: ChatGPT è stata bloccata in Italia dal Garante per la PRivacy.

Ma come si è giunti a questo?

Da un punto di vista tecnico, tale provvedimento non è del tutto errato, in quanto si basa sul "rilevamento di una raccolta illecita di dati personali e l’assenza di sistemi per la verifica dell’età dei minori."

L'attenzione su tale software è balzata agli onori della cronaca in seguito ad un evento piuttosto problematico accaduto pochi giorni fa: il 20 marzo infatti OpenAI ha subito una perdita di dati piuttosto importante.

Ma qual è la mancanza rilevata?

Il Garante ha dunque rilevato una totale mancanza nei confronti degli utenti di una informativa atta a fornire le reali comunicazioni per le quali vengono raccolti i loro dati personali e di una reale base giuridica che ne supporti il mantenimento per delle non ben specificate motivazioni allo scopo di “addestrare” gli algoritmi sottesi al funzionamento della piattaforma.

Altra cosa su cui il Garante per la Privacy ha riscontrato enormi lacune è il fatto che non esista di fatto nessun filtro  per quanto riguarda la verifica dell' età anagrafica ed ha imposto che OpenAI si premuri di aggiornare e che il limite di utilizzo di ChatGPT sia di 13 anni.

Tale mancanza di filtro, secondo il Garante, "esponga i minori a risposte assolutamente inidonee rispetto al loro grado di sviluppo e autoconsapevolezza”.

E tu, cosa ne pensi?

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Stay tuned, Guys!