Il 95% delle volte invece, prendiamo una decisione di pancia e poi cerchiamo di razionalizzarla in un secondo momento.
Perché?
Semplicemente perché il nostro cervello che funziona così.
Ogni essere umano deve processare enormi quantità di informazioni ogni giorno, e deve prendere decisioni.
Per non impazzire – e per non perdere troppo tempo in decisioni semplici tipo “acqua: liscia o gassata?” – il nostro cervello ricorre a delle scorciatoie, che in gergo si chiamano euristiche.
Vale a dire che si creano degli automatismi che ci permettono di decidere più velocemente. Equivale un po’ ad avere una sorta di pilota automatico inserito.
Ecco le 4 scorciatoie che prendiamo:
1. DIFFICOLTA' DI COMPRENSIONE: quando non riusciamo a capire bene qualcosa oppure ci risulta poco chiaro, tendenzialmente “riempiamo gli spazi” ricorrendo a generalizzazioni
2. MANCANZA DI TEMPO: quando non abbiamo abbastanza tempo per valutare, tendiamo a scegliere ciò che ci sembra:
3. SOVRACCARICO DI INFORMAZIONI: mai sentito parlare di ascolto selettivo?
Significa semplicemente che quando riceviamo troppe informazioni, diventiamo selettivi in ciò che notiamo. In questo modo tendiamo a notare o a dare più enfasi a cose che riusciamo a richiamare alla mente con facilità.
In alcuni casi arriviamo a tralasciare o omettere parte delle informazioni ricevute.
4. INDECISIONE: quando non siamo sicuri di cosa dobbiamo sapere o cosa dobbiamo ricordare, sentiamo solo ciò che percepiamo come importante.
Abbiamo visto come il nostro cervello “lavora per noi” creando delle scorciatoie mentali per aiutarci a semplificare le cose e a prendere decisioni in maniera più rapida.
Il che funziona benissimo finché si tratta di decisioni semplici.
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Massimo Pisani