Mirko Verrelli

Founder Junior

La vita nel Medioevo era molto diversa da quella di oggi. Ecco qualche curiosità sulla vita nel Medioevo: Una delle principali fonti di reddito delle città era il pedaggio alle porte. Entrare in città era gratuito per i residenti, mentre i mercanti dovevano pagare una tassa doganale a seconda della merce che intendevano vendere. Le città erano le mete più ambite per chiunque. Dopo un anno e un giorno di residenza in una città infatti, si era considerati uomini liberi indipendentemente dalla propria condizione economica e sociale, a patto di rispettare le leggi e versare le tasse dovute. Le locande non erano luoghi rozzi e i locandieri erano persone di classe. Quest'ultime infatti godevano di un'attività molto redditizia e facevano loro delle persone con molto potere sociale ed economico, insomma non erano uomini grossi e barbuti come ci immaginiamo Gli sport non erano solo tiro con l'arco e corse di cavalli. Uno sport molto popolare era infatti il gioco della palla, molto simile al calcio moderno ma con qualche variante: le squadre erano composte da 300 giocatori che lottavano a calci e pugni per poi colpire la palla con qualsiasi parte del corpo. Il cibo medievale era senza sapore. Questo era vero solamente per le persone meno abbienti, i ricchi potevano infatti permettersi spezie e sapori a cui siamo abituati tutt'oggi. Per limitare la criminalità esisteva il coprifuoco. Non esistendo la polizia, per rendere più sicura la città poco prima del tramonto venivano chiuse le porte della città dopo il suono delle campane, così che nessuno potesse entrare o uscire fino al giorno successivo. Le guardie notturne erano volontari. Chi veniva sorpreso a vagare di notte senza avere buone giustificazioni poteva essere arrestato e trattenuto in carcere fino al giorno successivo. La prostituzione era legale. I bordelli erano permessi per evitare il più possibile i reati di violenza contro le donne, permettendo agli uomini di soddisfare i propri istinti sessuali. Esisteva il fast food. Solamente il 3% delle famiglie disponeva di una cucina a causa del grande spazio che un forno richiedeva, erano quindi obbligati a rivolgersi a un'attività per farsi cuocere il cibo preparato prima a casa pagando una piccola quantità di denaro. Esistevano già molte truffe. Era molto facile cadere in truffe di qualsiasi genere in mercati se non si stava molto attenti, dal sacco di grano andato a male coperto da una piccola quantità di grano fresco, ai marchi falsi di prodotti di vario genere.

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Mirko Verrelli

Founder Junior

La scienza sacra dell'Ayurveda

2019-11-29 18:37:31

L' Ayurveda é molto più affidabile e scientifico della medicina moderna, perché i suoi principi sono ben saldi e radicati nella natura stessa della vita. É in grado di curare efficacemente ogni tipo di malattia e prevenirne l'insorgenza, é per la longevità, è libero da effetti collaterali, economico

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Mirko Verrelli

Founder Junior

Cosa sembra innocuo ma può ucciderti facilmente? La tortura della goccia d’acqua L’essere umano nella storia ha compiuto gesti atroci, anche contro i suoi simili. C’è qualcosa peggio dell’omicidio? Forse la tortura. Quando sentiamo parlare di torture ci viene subito in mente la caccia alle streghe iniziata dalla Chiesa che fece migliaia di morti; ma la tortura ha origini antichissime e, purtroppo, ancora oggi viene largamente usata in segreto in tutti i paesi. Contrariamente a quanto pensano alcuni, la tortura non ha lo scopo di uccidere il malcapitato, al contrario: nel medioevo uccidere una presunta strega sotto tortura significava trasformarla in martire e dover ammettere di aver sbagliato perché senza confessione la vittima era considerata innocente. Le cose non sono cambiate e si può dire lo stesso oggi. Ma allora qual è lo scopo della tortura? Gli scopi sono principalmente due ( il puro divertimento non lo considero uno scopo): – ottenere la confessione di un prigioniero: magari informazioni segrete del proprio governo, o anche solamente delle “false informazioni”, magari studiate apposta per screditare il nemico; – causare nella vittima danni fisici ( ma solitamente più psicologici) al punto da renderla inutile o screditare ogni possibile sua dichiarazione: portare una persona alla pazzia o alla confusione era ed è uno dei metodi più efficaci per coprire i propri crimini e ridurre drasticamente la credibilità della vittima. Tra i peggiori torturatori, sembrerà strano, ci sono gli asiatici e in particolare i cinesi; anche la tortura di cui vi sto per parlare viene della “cinese”, anche se il primo a descriverla fu l’italiano Ippolito de’ Marsili nel XV secolo. Tra le centinaia di torture possibili io vi parlerò di una molto lunga, che in realtà non faceva affatto male, ma che aveva un effetto devastante collaterale ( sia fisico che psicologico). E’ chiamata “tortura della goccia di acqua” perché il prigioniero veniva legato a una sedia ( o comunque immobilizzato) e sulla sua testa da una certa altezza gli venivano fatte cadere delle gocce di acqua fredda sulla testa, sempre nello stesso punto e ad interventi regolari. La tortura andava avanti giorni, a volte settimane, e per tutto quel tempo veniva sempre colpito dalla solita goccia. sempre allo stesso punto, provocando sempre la stessa sensazione… Solitamente si faceva cadere la goccia sul capo o sulla nuca del prigioniero perché quelli sono punti molto sensibili che trasmettono velocemente le sensazioni al cervello; per far questo la testa del malcapitato era tenuta ferma con ganasce o immobilizzata con macchinari apposta e poi era solo questione di tempo, di molto tempo… Si pensava che, come succede nelle grotte o in fondo alle cascate in cui l’acqua erode la roccia, analogamente la goccia a lungo andare la goccia potesse danneggiare il cranio fino a formare un buco: in effetti non è così perché per far ciò ci vorrebbero secoli con una sola goccia. Tuttavia una goccia di acqua che cade ritmicamente impediva al prigioniero di rilassarsi e di dormire; perfino riflettere nel tempo diventava difficile e a lungo andare, essendo quasi sempre acqua fredda, causava brividi e poteva danneggiare l’organismo. La posizione forzata poi causava problemi di circolazione e dolori muscolari. Si trattava di una tortura devastante che portava alla pazzia del soggetto, ammesso che resistesse ai forti dolori dei crampi e delle posizioni scomode in cui veniva solitamente messo. Non è facile immaginare quanto malvagia fosse, ma pensate ad una camera silenziosa in cui ci siete solo voi ( i prigionieri che venivano sottoposti a questa atrocità erano lasciati giorni e giorni in grotte umide e buie), bloccati e con una goccia che vi cade addosso ogni tot secondi: nessuno vi può sentire, non c’è speranza che l’acqua si fermi, ne che qualcuno vi liberi se gli diciate ciò che vuol sapere ( perché in realtà lo scopo di questo trattamento era solo far impazzire il prigioniero); e venite abbandonati lì, nel buio completo, per giorni e giorni…

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