Mirella Cadeddu

Founder Senior

LIBERTA' - VALORE PRIMARIO E ASSOLUTO

2020-04-14 15:35:51

I giorni che stiamo vivendo stanno facendo riflettere tutti noi su quanto questo valore sia così fondamentale nella nostra esistenza.MA NON E' QUESTO L'ARGOMENTO DELLE MIE RIFLESSIONI DI OGGI

All’interno di questa temporanea limitazione esistono purtroppo così tante situazioni in cui queste giornate acuiscono – a volte in modo drammatico – casi in cui la MANCANZA DI LIBERTA' E' DIVENTATA PROGRESSIVAMENTE ED E' GIA' UNA COSTANTE QUOTIDIANA.


Mi sono recentemente imbattuta nel caso di una persona che sta vivendo questo periodo con ancora maggior angoscia, per violenze che avvengono nel contesto familiare.


Possiamo immaginare  quanto questi giorni possano rendere se possibile ancora più pesante vivere sotto lo stesso tetto con persone che ci tengono sotto il loro gioco.

Possono essere violenze fisiche o verbali, e in ogni caso colpiscono la nostra sfera emotiva, e portano con sé  gravi risvolti psicologici e perdita di autostima in chi le subisce

In questo momento potrebbe essere addirittura più difficile prendere in mano la situazione e la propria vita e questo è davvero terribile. Venirne a conoscenza porta ad una rabbia sconfinata, a dolore e impotenza, perché purtroppo la decisione di uscirne fuori spetta sempre e comunque in primis a chi ne è sciagurato protagonista. E la cosa sconcertante e drammatica è che le vittime pensano spesso che ce la faranno, che devono solo resistere.!!!

Cosa può portare a cadere in questa rete, restarci a lungo tanto da far sedimentare l’abitudine anziché scappare a gambe levate alla prima avvisaglia? Cosa può far alzare l’asticella, la soglia del dolore mano a mano fino a considerare sopportabili situazioni INTOLLERABILI?

Nel caso di una relazione, spesso succede che la prima fase , quella dell’innamoramento, risponda spesso ad un desiderio inconscio  di validazione, di riconoscimento del proprio valore che proiettiamo nell’altra persona, unita ad aspettative nostre che proiettiamo sull’altro  e che vediamo idealizzandolo, non sempre perché le qualità che cerchiamo esistano veramente.

L’innamoramento è spesso caratterizzato da irrazionalità, da impulsi potenti che seguiamo lasciando poco spazio alla nostra mente per valutare, per guardare con occhi critici se questi stessi impulsi che seguiamo hanno un fondamento “reale”. Si dice infatti che “camminiamo sulle nuvole” , o  che “abbiamo gli occhi foderati di prosciutto”, e termini popolari simili per rendere l’idea dello stadio che stiamo attraversando.

Oh , sì certo, è una fase che ci fa palpitare, che ci fa provare emozioni forti, ci fa sentire davvero a metri da terra. Ma,  per fortuna non sempre,  è proprio in questa fase che possiamo compiere grandi errori di valutazione.

Ad un certo punto iniziamo a ritornare sulla terra, e scoprire piano piano che la persona che abbiamo davanti ha anche difetti, assieme ai grandi pregi che abbiamo individuato, quando non fantasticato.

Niente di male, stiamo entrando in un nuovo percorso, quello della consapevolezza che trasformerà quando va bene il nostro innamoramento in Amore, da un emozione passeremo ad un sentimento, meno elettrizzante forse ma più profondo e che andrà a consolidarsi nel tempo.

Ma se scopriamo che questi difettucci non sono tali? Se abbiamo dei campanelli di allarme, delle avvisaglie che c’è qualcosa oltre, qualcosa di stonato, qualche sorta di controllo sulla nostra persona, di limitazione, di imposizione?

PERCHE' LO TOLLERIAMO?

Potrebbe esserci più di un motivo. Uno di questi potrebbe essere perché dobbiamo dimostrarci di avere avuto RAGIONE, nello scegliere quella persona. Magari ce l’avevano detto, forse ci avevano messo in guardia, e ammetterlo adesso comporterebbe in noi stessi la sensazione di NON aver avuto RAGIONE.

Sembra strano, ma dentro questo ragionamento c’è la credibilità che nutriamo verso noi stessi, e la coerenza che vogliamo dimostrarci.

Sarebbe poi come ammettere che la persona che abbiamo creduto ci validasse, ci desse dimostrazione del nostro valore, tutt’ad un tratto non esistesse più. E non è facile ammetterlo, nemmeno a noi stessi.

Ancora più nel profondo, ci sta il nostro bisogno di accettazione, di essere approvati, di contare.

Allora forse alla base queste situazioni possono capitarci perché la stima e l’accettazione la ricerchiamo negli altri prima che in noi stessi.

Se abbiamo stima e rispetto per noi stessi non possiamo tollerare situazioni che attentano proprio a questi valori per noi irrinunciabili. Tutto sta a vedere da cosa si sono formate queste convinzioni, di non essere meritevoli del nostro rispetto e della nostra approvazione, tanto da ricercarli al di fuori di noi stessi.

E’ un lavoro introspettivo difficile, ma fondamentale  per non cadere nella rete di aguzzini, che purtroppo in questo hanno l’occhio lungo e sanno perfettamente individuare i soggetti da “intrappolare”.

E arriviamo al ruolo di noi genitori. Quanto è importante che noi, padri e madri, ci prodighiamo di insegnare ai nostri figli, maschi e femmine, prima di tutto il RISPETTO, per gli ALTRI  E PER NOI STESSI, l’autostima, il valore assoluto della LIBERTA’ mentale, emozionale, psicologica?

Non dobbiamo stancarci MAI di verificare se questi concetti sono stati appropriatamente assimilati, non sottovalutare nessun gesto, nessuna parola, che vada contro ad essi, né tantomeno essere portatori di esempi insani che contrastino con questi insegnamenti.

Potrebbe purtroppo non essere automatico se noi a nostra volta abbiamo respirato situazioni familiari pregresse nocive, ma sforziamoci allora di consapevolizzarne l’importanza.

PERCHE’ CI SONO ANCORA TROPPI CASI DI SITUAZIONI INAUDITE, E NON BASTA ANCORA L’INDIGNAZIONE COLLETTIVA, LE MISURE CHE SI CERCA DI ADOTTARE. NON BASTA!!! E allora non dobbiamo stancarci di denunciarle, di metterle in evidenza, di parlarne, e ritornarci ancora e ancora e ancora, fintanto che non ci saremo veramente e finalmente CIVILIZZATI e, solo allora come civiltà  potremo  DIRE DI CONOSCERE VERAMENTE IL SIGNIFICATO DELLA PAROLA AMORE.