LA NOSTRA UMANITÀ

GIÙ LA MASCHERA

Di ritorno da un weekend lungo, parte   di un percorso formativo  ancora nell'ambito della crescita personale,  vorrei condividere con voi un mio pensiero che penso possa fare scaturire qualche riflessione in ognuno di noi.  Al di là dell'esperienza dal punto di vista personale, quello che mi porto a casa è una particolarissima sensazione di pienezza e appagamento per aver condiviso questi tre giorni intensi  con tante persone davvero speciali.

Ma perché speciali?

Persone consapevoli di voler provare ad ottenere risultati diversi dai soliti...

Con l'intenzione di poter progredire nel superare blocchi, paure, conflitti, e per questo guardarsi dentro senza raccontarsela.

Cosa ha reso possibile in così poco tempo stabilire connessioni di valore, avvertire il calore, il vero ascolto, la gioia, l'allegria? 

Non sono parole fatte, credetemi, l'atmosfera era davvero differente e mi sono chiesta: Da cosa è dipesa questa differenza che ho avvertito così nitidamente?" 

Ascoltare e scambiare  racconti intimi come fosse naturale aprirsi, lasciarsi conoscere, manifestarsi nella vera essenza?

Persone mai incontrate prima...

E che avrei potuto incrociare ovunque, al lavoro, sull'autobus, in coda allo sportello, al supermercato...

Per tre giorni abbiamo smesso le nostre maschere, abbiamo lasciato andare le difese, i filtri, che ci oscurano ed impediscono agli altri di raggiungerci.

Questo è il più bel risultato che porto nel cuore. E l'intuizione che dipende da noi.

Tutti con le nostre fragilità, i nostri dolori, le nostre ferite. 

Che ci  accomunano, e quando ci permettiamo di mostrarle e donarle agli altri senza la paura del giudizio, del rifiuto, ci sorprende scoprire quanta vita condividiamo. Proprio il mostrarci nella nostra vera umanità ci permette di raggiungerci. Possiamo farlo, se lo vogliamo.