Michele Braida

Founder Junior

Libertà e Unione, Ricovero Rio Nero

2018-10-07 13:25:31

Esistono varie forme di libertà, quella di esser consapevoli di potersi permettere di mollare tutto e seguire una propria passione, anche solo per 2 giorni, cercando di trasmettere dei valori, a chi sta crescendo, è quella che mi piace di più.

Televisori, cellulari, internet, tutti mezzi di comunicazione che ti permettono di essere ovunque in qualsiasi momento e di vedere il mondo rimanendo seduti sul divano, sistemi comodi, utili, ma che limitano le nostre capacità, un tutorial non ti porta in cima ad una montagna. credo nella tecnologia, ma credo anche nei suoi limiti, che pochi vedono.... i rapporti umani sono un esempio.

Così, di tanto in tanto, fuggo da tutto questo, mi isolo e vado a cercare il silenzio, quello assordante e quale posto migliore di un ricovero o un bivacco? Per chi non lo sapesse, ci sono tre distinti tipi di strutture che si possono trovare in montagna per passare la notte al sicuro:

i Rifugi, vere e proprie case in pietra o cemento, abbellite con rivestimenti in legno, che sono gestite da persone che offrono servizio di ristorazione e pernottamento a pagamento;

i Ricoveri, esteticamente e strutturalmente uguali o simili ai Rifugi, ma con la differenza che non ci sono gestori. Sono aperti a tutti coloro che vogliano farne buon uso, in autogestione, trovandovi caminetti e stufe per riscaldarsi e cucinare, pentole e tegami, caffè, zucchero, sale, pasta o altri generi alimentari a lunga scadenza lasciati da chi no ha cura e da chi è passato di lì prima di voi, brande con materassi cuscini e coperte  per chi vuole passarvi la notte( necessario portarsi il sacco a pelo o sacco lenzuolo x igiene);

i Bivacchi, strutture a cupola in lamiera con isolamento, dove si trovano esclusivamente brande(in genere 9) con materassi, cuscini e coperte.

Parlando dei secondi 2, l'acqua nel migliore dei casi, è fornita esternamente da una risorgiva vicina, o da cisterne che recuperano l'acqua piovana, da far bollire prima dell'assunzione, ma non è sempre detto, per cui bisogna informarsi e casomai portarsela nello zaino, che diventa molto pesante in caso di pernottamento. La legna normalmente è già pronta in dei cassettoni all'interno o intassata sulle pareti, altrimenti come dicevano i vecchi, con la legna ci si scalda tre volte, la prima andando nei boschi a tagliarla( ovviamente quella a terra o alberi già spezzati) la seconda mettendola a posto, la terza bruciandola.

Le più belle esperienze le ho fatte portando i miei figli nei Ricoveri e nei bivacchi. Qui si è completamente isolati, si è a chilometri dalle strade e paesi più vicini, il più delle volte non c'è campo per i cellulari, in assoluto non c'è corrente e quindi bisogna arrangiarsi, contando uno sull'altro, già perchè in queste escursioni, ognuno ha la sua parte.

Nella Val Resa, in provincia di Udine, un bellissimo posto per fare quest'esperienza, è il Ricovero Rio Nero, così caricato ognuno il proprio zaino in schiena, si risale dapprima un fiume che crea il sottofondo acustico lungo il sentiero che lo costeggia per poi salire e attraversare numerosi boschi di faggio e carpino, lungo la parete che sovrasta la gola creata dall'acqua. Si riattraversa il fiumiciattolo nella sua parte superiore in un'avvallamento che in inverno offre spettacoli di ghiaccio da lasciare a bocca aperta, per poi risalire un ripido pendio e riaddentrarsi in altri boschi, fino a giungere nella vallata dov'è situato i Ricovero.

I ragazzi all'epoca di 8 e 11 anni erano stanchi, ma alla visione della casetta sono rinati, iniziando a correre per ispezionare tutta la zona. Posati all'interno gli zaini abbiamo fatto legna per la cena e per riscaldare l'ambiente per la notte, acceso il fuoco all'esterno in sicurezza, hanno preparato gli spiedi poi usati per la carne che ci eravamo portati.

Erano felici, si vedeva dai loro occhi, lì erano liberi, lontano da tutto, ma senza sentire la mancanza di qualcosa, avevano camminato e lavorato per tutto il giorno, senza sentirne il peso e avevano imparato l'arte dell'arrangiarsi. Il buio era profondo e grazie ad un cielo limpido, le stelle sopra di noi erano milioni, era il momento per coricarsi, nel silenzio di quei boschi. 

Bellissimo per me esser riuscito a fargli vivere quella prima esperienza, che se pur semplice, li ha fatti comprendere certi valori, seppur piccoli, e li ha fatti avvicinare ad un mondo, il mio, fatto di Natura, pura e semplice. La Montagna è una scuola, dove si ha molto da imparare, e lo si puo fare divertendosi.

Quindi, provateci

Iniziate acquistando una cartina Tabacco, da portarvi dietro nelle vostre escursioni, per decidere le vostre mete guardando i dislivelli che sentite di avere nelle gambe, controllando i rifugi e le sorgenti, già l'organizzazione è l'inizio di un'avventura e vi permette di passare del tempo con i vostri figli o amici, lontani dalle distrazioni di massa, è un bel modo per conoscersi meglio.

Buona Montagna a tutti.