Mena Cristiano

Siamo diventati profili. Quando di fronte a noi c’è la realtà, lo specchio del bagno o della camera che ci butta in faccia chi siamo, non siamo più felici. Il nostro volto non ci soddisfa più. Le nostre identità le stiamo costruendo sulle cose che consumiamo. Compro la nuova maglietta o il nuovo vestito e lo devo indossare subito, davanti ad uno specchio, scatto la foto e vi prego, osannatemi tutti. Il mito di Narciso sta attraversando la nostra società che non si rende conto in che direzione sta andando. Narciso si rispecchiava in un laghetto e, innamoratosi di se stesso, si gettò perdendo la vita. Il laghetto moderno è il nostro profilo, il nostro computer, il nostro cellulare, le ore che passiamo senza saziarci mai davanti ad uno schermo. Si pensa al “mondo” che mi amerà per questo che mostro che in effetti è tutto, tranne quello che sono.

Mena Cristiano

Siamo un po’ tutti attori nella nostra felicità. Non è sempre vero quello che vedi. Il 99% delle storie su Instagram e delle foto su Facebook mostrano volti felici. Non è realtà ma teatro. Non sto dicendo che siamo tutti attori ma lì, davanti ad un cellulare, sapendo che quel video o quella foto viaggerà sui social e sei visibile al mondo, si mostrerà la parte più bella di noi, la Felicità. Cellulare al cielo, telecamera interna, sorriso, selfie, ciak! Questa vita, un secondo prima reale, e appena il tasto è pronto per essere schiacciato si ritorna iperfelici. Mostrare il proprio divertimento significa anche dimostrare al mondo che non si sta sbagliando, che si sta nel posto giusto nel momento giusto. Tutto ciò divulgherà un duplice messaggio. Chi pubblica, grazie ai like, ai commenti e alle visualizzazioni ricevute, si convincerà ancora di più di aver fatto un’esperienza eccezionale e il termometro della felicità aumenterà, ti sentirai soddisfatto e vivo. Dall’altra parte, chi non è protagonista della felicità ed osserva la foto sullo schermo di un cellulare, stando fermo e statico, pensa di perdere del tempo. Il mondo va veloce ed è pure felice, io invece, immobile e triste. Non è sempre invidia ma, nella nostra mente, si attiva il seguente pensiero: “vorrei farlo anche io”, “lui li ed io qui a soffrire”, “che vita è la mia?”. Non è sempre vero quello che ti mostrano, ricordalo. Sii felice nella realtà, è questo quello che conta!

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Mena Cristiano

Un libro che fa davvero riflettere...

2019-01-16 16:56:48

Porsi degli obiettivi, sentirsi all'altezza di perseguirli, non aver paura di fallire, portare avanti il proprio lavoro con tutti i se e tutti i ma...sentirsi coinvolti a mille per mille, quando hai in carico un piccolo bimbo.

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