Mauro Zorzini

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Amazon alza bandiera bianca: a luglio chiude ai venditori in Cina

2019-04-18 20:59:41

articolo apparso su Wired a cura di Andrea Pitozzi

Il colosso delle vendite online abbandona il mercato asiatico, per via della concorrenza delle aziende locali, come Alibaba e Jd, e delle basse quote di mercato

Anche i giganti a volte cadono. Amazon ha deciso di chiudere il suo marketplace per i venditori in Cina a causa della sempre maggiore competizione nel settore dell’ecommerce all’interno del Paese asiatico da parte di colossi come Alibaba, JD.com e Taobao, che stanno diventando sempre più grandi sia su scala locale sia a livello internazionale, e delle basse quote di mercato.


In un comunicato reso pubblico dal Financial Times, l’azienda guidata da Jeff Bezos ha reso noto che dal prossimo 18 luglio non opererà più attraverso il suo servizio di marketplace su Amazon.cn per i venditori cinesi, e non potrà più garantire loro nemmeno alcuni servizi di logistica. Inoltre, dalla compagnia fanno sapere che i venditori che vogliono continuare a vendere su Amazon fuori dalla Cina potranno appoggiarsi al servizio Amazon Global Selling.


La ragione di una simile decisione riguarderebbe un cambio di strategia, dato che Amazon si vorrebbe concentrare sulla vendita in Cina di prodotti provenienti dagli Stati Uniti o dall’Europa, lasciando ad altre piattaforme di ecommerce la gestione dei rivenditori cinesi.


“Negli ultimi anni, abbiamo trasformato la nostra attività di vendita al dettaglio online in Cina per enfatizzare sempre più le vendite transfrontaliere, e in cambio abbiamo riscontrato una risposta molto forte da parte dei clienti cinesi, a loro richiesta di merci di qualità provenienti da tutto il mondo è in costante crescita”, si legge nella nota di Amazon riportate dal quotidiano inglese.


I clienti cinesi potranno fare acquisti sul sito internazionale di Amazon, mentre l’azienda continuerà a tenere attivi altri servizi come Amazon Web Services e i sistemi logistici per le spedizioni transfrontaliere.


Amazon era entrato nel mercato cinese nel 2004, quando aveva acquistato Joyo, un portale di shopping online poi diventato Amazon Cina nel 2011. Ma, data l’espansione enorme del settore dell’e-commerce nel Paese e la crescita impressionante dei concorrenti interni, ha ora deciso di cambiare strategia.


Ancora non sono note le ricadute in termini occupazionali di questa decisione, ma il colosso americano si è reso disponibile ad aiutare i dipendenti licenziati a trovare altri impieghi.

by Mauro Zorzini