Mauro Zorzini

Founder Nerd

Alla conquista del mondo.

2019-05-09 21:37:18

20 anni fa partiva da Fagagna, il "Sogno" di un "Bambino". La storia del brano musicale che segno' la musica dance degli anni '90 e che portò alla ribalta internazionale il suo giovane compositore“

20 anni fa nasceva la favola di Robert Miles


Circa vent'anni fa, mese più mese meno, fra Fagagna e Casasola di Majano, in una garage di quattro metri quadrati riadattato a studio, nasceva la favola di “Children” e del suo creatore, Roberto Concina, in arte Robert Miles. Il brano, scritto nel 1994 e riarrangiato l’anno seguente, uscì prima come singolo strumentale nell’autunno 1995, poi all’interno dell’album “Dreamland” e in pochi mesi divenne uno dei maggiori successi trance-dance (considerato poi il capostipite del sottogenere dream trance) a livello mondiale.



Conquistò nel 1996 le prime posizioni nelle hit parade di mezzo globo: Italia, Stati Uniti, Australia, Belgio, Francia, Germania, Norvegia, Svizzera o ottimi piazzamenti negli altri paesi.


Un successo planetario che gli permise di vendere 5 milioni di copie solo con il singolo, 14 milioni con Dreamland, di ottenere dischi di platino e d’oro in varie nazioni e di vincere nel 1997, anno di uscita del suo secondo disco “23am”, un Brit Award (unico italiano a vincerlo) e un World Music Award


Il videoclip musicale di Children, diretto da Elizabeth Bailey, dove è possibile notare all'interno di un'automobile una bambina osservare al finestrino una strada, forse quello stesso tragitto, quelle stesse miglia (miles) che lo stesso Concina ha percorso per arrivare a realizzare quel brano. Fra le immagini, oltre a Parigi, si riconoscono difatti anche alcuni paesaggi della Svizzera, suo paese natale.“

Sono passati grossomodo 20 anni, dunque, da quel brano entrato nella storia della dance anni ´90, assieme ad un altro suo pezzo icona, ovvero "Fable", e Roberto, fra Londra, Los Angeles, Berlino e Ibiza, ha continuato nel frattempo a scrivere colonne sonore,  album (Organik, Organik Remixes, Miles Gurtu, Th1rt3en) e ad evolversi come compositore e produttore. 


Classe 1969, nato a Fleurier in Svizzera da emigrati friulani, dopo alcuni anni vissuti nel paese elvetico si trasferì giovanissimo con la famiglia in Friuli, a Fagagna (Udine), dove iniziò ad avvicinarsi al mondo della musica prendendo le prime lezioni di pianoforte.


La passione per la musica e i giradischi era tale che a soli 17 anni decise di abbandonare la scuola e di dedicarsi interamente alla musica, alla radio e al mondo notturno delle discoteche con il suo primo pseudonimo “Dj Roberto Milani”.  


Questa vita di studio e lavoro notturno durò fino ai 25-26 anni, quando una sera, per vedere la reazione delle persone, decise di far ascoltare la sua nuova creazione, Children, all'interno di una sala da ballo.“


"Ero ansioso di vedere come la gente avrebbe risposto al mio brano- racconta Roberto nella sua biografia presente nel suo sito -.


 Il dj che mi precedeva aveva da poco concluso il suo spazio con un pezzo molto pesante e io decisi di aprire con Children, rompendo completamente l'atmosfera preesistente con una brano melodico e dalla lunga introduzione. 


Mi sentivo spaventato e emozionato. La gente davanti a me iniziò a fermarsi alla console e a fissarmi quasi infastidita. Sentii il sangue gelare e ricordo che abbassai gli occhi dalla paura. Quando poi la traccia arrivò al suo picco musicale, alzai lo sguardo e vidi un mare di mani protese in alto e un sorriso stampato su ogni volto.


Una ragazza si avvicinò a me in lacrime. «Che musica è questa?», mi chiese.


Non dimenticherò mai quel momento, ovvero quando capii che i miei sentimenti erano stati convogliati attraverso la mia musica.


 Il mio sogno si stava trasformando in realtà".

Scompare prematuramente all'età di 47 anni a Ibiza, il 9 maggio 2017 a causa di un tumore diagnosticatogli nove mesi prima. 


Oltre ai genitori, lascia una figlia di 8 anni.


A noi tutti ha regalato un autentico sogno, che ancor oggi, a distanza di tanto tempo fa ballare e sognare migliaia di ragazzi e adulti.


Grazie Roberto.

by Mauro Zorzini