Mauro Finiguerra
Top Founder Executive
LA FISCALITA' CONSAPEVOLE DEI ...PARRUCCHIERI: COME EVITARE L'ACCERTAMENTO TRIBUTARIO
2018-06-13 17:04:50
Quest'oggi vorrei iniziare ad affrontare il tema della consapevolezza fiscale di coloro che svolgono l'attività di parrucchiere. Abbiamo affrontato spesso in studio delle verifiche svolte sia dall'Agenzia delle Entrate sia da parte della Guardia di Finanza sui negozi dei parrucchieri che si sono risolte bene quando il cliente aveva seguito i consigl ricevuti, che ci hanno fatto sudare quando il cliente veniva da noi solo per il ricorso o quando non aveva minimanente ascoltato i nostri avvertimenti. Eppure non è così dificile, infatti il nemico più temibile per un imprenditore è la mancanza di conoscenza delle dinamiche e delle dimensioni della propria attivià. Infatti forse non tutti sanno che l' attività di indagine degli uffici fiscali si basa essenzialmente sui documenti che gli stessi parrucchieri mettono a disposizione del commercialista per le registrazioni contabili periodiche. Inoltre pochissimi sanno che i documenti vengono trattati durante l'attività di indagine secondo una ben precisa metodologia che è conoscibile in quanto pubblica e rintracciabile sui siti web apertamente. La metodologia si basa sulle quantità di prodotti impiegati per la prestazione al cliente e sui prezzi dichiarati dal parrucchiere nei documenti contabili e nelle dichiarazioni che rilascia agli organi di verifica e, troppo spesso, i documenti espongono dati che non sono congrui rispetto alle dichiarazioni rilasciate. Infatti il primo pericolo per il parrucchiere si annida all'inizio della verifica, quando gli ufficiali del fisco entrano in azienda e pongono domande, spesso, a bruciapelo...alle quali il parrucchiere risponde secondo le proprie impressioni e secondo la propria esperienza, senza tener conto di quanto invece ha dichiarato attraverso i documenti che ha portato al commeecialista per la tenuta contabile. Così, la maggior parte dei casi, bisogna riprendere le dichiarazioni rilasciate e rettificarle, ottenendo però comunque una sensazione di incertezza e di confusione che, in caso di ricorso davanti ai giudici tributari, non pone certo il parrucchiere in posizione di vantaggio.
Mauro Finiguerra
Top Founder Executive
L'adeguamento alla privacy del 25 maggio? Non mi riguarda...
2018-06-06 12:25:47
Così risponde la maggioranza dei clienti quando li avvisiamo dell'obbligo di adeguamento all' Euroregolamento n. 679/2016...poi aggiungono..."dimmi a chi possono interessare i dati dei miei pochi clienti e che rischi di protezione corro io che ho un negozio di alimentari o una piccola attività professionale oppure non ho dipendenti...". Allora racconto loro quello che è successo ad un mio cliente, avvocato, con un piccolo ufficio individuale. Un giorno accoglie in ufficio un suo amico per parlare di argomenti non professionali, ma inavvertitamente, sulla scrivania restano alcune cartelline con il nome del cliente ed il motivo della pratica, seminascoste da un libro, ma, purtroppo, ancora visibili per chi fosse particolarmente curioso. Su una di queste spicca il nome di una signora e sotto "Causa di divorzio". L'amico la nota ma fa finta di niente, anche se è molto turbato dentro di sè, perchè lui quella signora la conosce bene da tempo e non vedeva l'ora che fosse libera da vincoli matrimoniali. Così appena fuori della porta dello studio, prende il telefono e chiama la signora dicendole: "Perchè non mi hai avvertito che ti stavi separando?" Ecco, questo è un caso tipico nel quale purtroppo la mia cliente, avvocato, ha dovuto subire una causa per lesione del diritto alla privacy e mancata protezione di dati personali sensibili (infatti si trattava di dati giudiziari, che, insieme a quelli sanitari, richiedono una protezione particolare). Allora, rifletto a voce alta, se tu hai una salumeria e viene da te un cliente che è intollerante al lattosio e te lo comunica riservatamente, attenzione a lasciare la spesa con indicazione delle intolleranze sul bancone o ad urlare ad alta voce davanti agli altri clienti: "Per il signor Carlo una bella mozzarella senza lattosio così non sta male...!!!". Oppure se si tratta di un professionista che offre servizi di invio telematico o di addebito su conto corrente delle imposte, pensate alla trasmissione ed autorizzazione ad effettuare l'addebito sui suoi conti ed alle protezioni necessarie per evitare che terzi malintenzionati possano accedere a questi dati ed utilizzarli per scopi illeciti. O ancora pensate agli psicologi ed agli psichiatri, che trattano materie così naturalmente complesse e delicate come la mente e la coscienza umana, quante possibilità di danno da mancata protezione dei dati potrebbero dover affrontare. Ecco perchè comunque tutte le imprese, anche quelle di più piccole dimensioni, devono quanto meno conoscere la normativa ed i pericoli che comporta il mancato adeguamento alle nuove regole sulla protezione dei dati in azienda.
Mauro Finiguerra
Top Founder Executive
La fiscalità consapevole e gli accertamenti fiscali alle imprese
2018-06-06 11:20:48