Matteo Barzotti

Top Founder President

Matteo Barzotti

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Terzo Life S.A.V.E.R.S.: Vedere il proprio futuro

2018-10-11 19:08:48

Dopo silenzio e affermazioni ci viene in aiuto la pratica della visualizzazione. Possibilmente sono processi da attuare in successione e soprattutto visualizzare le proprie affermazioni come se fossero già realtà

Cos'è la visualizzazione e perché è importante

"La visualizzazione è il processo di immaginare esattamente ciò che si vuole ottenere o guadagnare per poi compiere mentalmente tutto ciò che è necessario fare per riuscirci davvero".

Hal Helrod definisce così il terzo salvavita che andremo a trattare oggi; anche in questo caso, svariate persone di successo elogiano questa pratica, dagli sportivi come Tiger Woods, agli attori come Jim Carrey, oltre che Bill Gates o Antony Robbins per citarne alcuni.

Uno dei principi su cui si basa questo processo è l'assunto per cui la nostra mente non distingue un'esperienza realmente vissuta da un'esperienza vividamente immaginata, quindi immaginare con precisione un avvenimento futuro con i vari dettagli, le conversazioni, il luogo, eccetera, ci porterà a presentarci a quello stesso avvenimento più preparati, come se lo avessimo già vissuto (questo tipo di tecnica è usata molto tra gli sportivi, che si immaginano la loro gara prima di giocarla davvero per prepararsi meglio).

Un altro fattore per cui questa pratica può risultare importante è lo stesso che abbiamo riscontrato per le affermazioni, ossia riprogrammare il nostro subconscio: se nell'altro esercizio ci si ripetevano delle frasi per radicarle nella nostra mente, in questo si cerca di dare un'immagine a quelle frasi, per renderle più vivide e reali, in modo che il processo di riprogrammazione sia più agevole ed incisivo. Un esempio per capire: affermare quotidianamente di poter riuscire a fare un qualcosa ci porterà effettivamente a crederci e ci aiuterà nel trovare nuove risorse e motivazioni per rendere la frase vera; visualizzare invece noi stessi che riusciamo effettivamente a fare quella cosa, sarà ancora di più uno stimolo per andarcela a prendere, e ci farà rendere conto che è davvero possibile che quella cosa accada perché noi la stiamo già vivendo.

Come metterla in pratica

Partiamo dal presupposto che, come per il dialogo interno, visualizzare è una cosa che già tutti fanno anche senza rendersene conto (a chi non è mai capitato di farsi un film mentale su come sarebbe potuta andare un determinata situazione, anche non ancora accaduta? ;-))

Il pericolo di non occuparsi di questi processi è che potrebbero prendere la piega sbagliata: se abbiamo di fronte a noi una sfida e anche solo inconsciamente pensiamo di non potercela fare e ci vediamo già sconfitti in partenza, è probabile che le nostre chance di vittoria diminuiranno.

Spesso le persone vengono limitate dai fallimenti che hanno vissuto o anche solo da una bassa fiducia in se stessi, che nel momento in cui si apprestano a fare qualcosa, vengono nuovamente ancorati nel passato. Prendersi la responsabilità di cambiare queste visioni è la prima cosa. La visualizzazione ci permette di scegliere con che immagini occupare la nostra mente, senza alcun tipo di limite, e ci proietta verso quello che noi riteniamo il futuro migliore.

Nel nostro miracle morning, dopo le affermazioni, sarebbe ideale visualizzarci che viviamo in armonia con le stesse. Dunque, trovata una posizione comoda e con la schiena dritta, liberiamo la mente. Sognare in piccolo non ci sarà d'aiuto, quindi immaginiamoci il massimo, quello che vorremmo se potessimo avere tutto, quello che faremo se potessimo fare tutto, e soprattutto quello che saremmo se potessimo essere chiunque. Anche qui ci si può gestire come si vuole, ad esempio visualizzandoci al top della nostra vita tra qualche anno, oppure visualizzandoci volta per volta in base all'obiettivo quotidiano settimanale o mensile che abbiamo. Più la nostra visione sarà specifica e conterrà dettagli, sensazioni o emozioni, e più sarà efficace.

"Dobbiamo visualizzarci mentre viviamo in totale accordo con il tipo di persona che dobbiamo necessariamente essere per trasformare la nostra visione in realtà, e osservare noi stessi mentre otteniamo ciò che ci eravamo prefissati di ottenere, sperimentando quanto ci sentiamo bene ad aver tenuto duro e avercela fatta".

Nel libro si consiglia di dedicare cinque minuti alla visualizzazione, tenendo sempre presente che poi nella realtà nulla cambia senza l'azione!