Professione
È forse il più grande matematico vivente!
Il russo Grigorij Jakovlevič Perel'man è l’unico uomo che sia riuscito a risolvere uno dei sette “Problemi del Millennio” dimostrando la Congettura di Poincaré, un complesso problema di topologia: Se avvolgiamo un elastico attorno a una palla possiamo stringere l'elastico verso l'alto fino a ridurlo a un punto, senza mai staccarlo dalla superficie. In termini formali, la congettura di Poincaré asserisce che ogni varietà tridimensionale compatta semplicemente connessa è assimilabile a una sfera. Ma in quanto congettura, la verità di questo enunciato va tutta dimostrata.
L'11 novembre 2002 Grisha (il suo soprannome per gli amici) carica sul database ad accesso libero arXiv.org un file, “The entropy formula for the Ricci Flow and its geometric applications”: 40 pagine in inglese e la sua firma. A poco a poco inizia a girare la voce che un matematico russo che si occupa di topologia ha scritto un articolo sul flusso di Ricci all'interno del quale pretende di avere dimostrato la congettura di Poincaré. Chiunque fosse stato consapevole di aver risolto uno dei problemi del millennio, avrebbe preparato una pubblicazione sulla più prestigiosa rivista scientifica con annunci in grande stile. Grisha no. Giang Tian, l'amico matematico cinese conosciuto negli States, lo invita a tenere una serie di lezioni sulla sua scoperta. Grisha accetta, ma rimarca di non volere telecamere o giornalisti intorno a lui, nemmeno un registratore sulla cattedra.
Ha rifiutato il premio da un milione di dollari che gli era stato assegnato dal Clay Mathematics Institute per questa scoperta.
“Per me è del tutto irrilevante, in quanto se la soluzione è quella giusta non c’è bisogno di alcun altro riconoscimento”.
Vive in un mini alloggio all’interno di un palazzone popolare, uno di quelli costruiti da qualche zar a San Pietroburgo. Gira con capelli e barba incolti e scarpe da ginnastica sformate, le immagini più recenti di lui lo ritraggono con un look trascurato: un blogger l’ha scovato in metropolitana e l’ha immortalato con il cellulare mettendo poi le sue foto su internet.
Per lui i soldi non contano nulla: “Non voglio essere uno scienziato da vetrina, ma uno che studia la scienza per il bene degli altri”.
Raccontano che nella sua città sia di moda indossare una t-shirt con il suo volto e la scritta “In questo mondo ….non tutto si può comprare”.
Fonte Cibo per la mente