Salute & Benessere
AL DI LA' DELLA FATICA!
Esistono alcuni aspetti legati alla fatica, al dolore che sembra impossibile da credere ma sono strettamente legati ad alcune sfaccettature dell'allenamento, si proprio cosi una parte di tutto questo è possibile allenarla!
Che legame c'è tra ciò che vediamo e la fatica o il dolore che proviamo?
Per capire tutto ciò partiamo da un esperimento condotto, dall' University College di Londra e dall'Università Bicocca di Milano; questo studio è stato in seguito pubblicato sulla rivista Psycholgical Science.
Diciotto volontari si sono prestati all'esperimento; durante lo svolgersi dell'esperimento, le “cavie umane” venivano in contatto con un oggetto caldo, la cui temperatura aumentava gradualmente. I volontari dovevano segnalare il momento in cui iniziavano a sentire dolore; cioè: l'attimo in cui la testa dava il comando al corpo.
I risultati prodotti dall'esperimento furono i seguenti: quando i soggetti avevano modo di vedere la loro mano mentre veniva scottata, la percezione del dolore diminuiva, quindi riuscivano a sopportare meglio il dolore, provocato dalla fonte di calore. Invece quando veniva loro impedito di vedere la mano: la soglia di resistenza della loro sopportazione diminuiva.
Questo studio in definitiva ha constatato che: quando entriamo in contatto con il nostro corpo in modo più diretto, quindi abbiamo la possibilità di sentirlo davvero; possiamo e siamo dunque in grado di spingere più in la i nostri limiti.
Tutto questo ci porta un insegnamento importantissimo cioè, che è fondamentale fare proprie anche le sensazioni negative. Lo scopo di ogni individuo deve essere il raggiungimento della flessibilità psicologica. Per natura ognuno di noi è portato a cercare di evitare o controllare fatica e dolore. Viceversa se noi riusciamo ad entrare in contatto con queste due sensazioni in modo consapevole; ci aiuterebbe a capire meglio chi siamo.
In termini di allenamento parliamo di allenare la propriocettività, ovvero la consapevolezza non giudicante dei propri vissuti, nel momento in cui vengono provati, questo tipo di abilità può essere migliorata da chiunque; tutto questo per consentici di riscoprire la famosa fusione mente corpo; che è alla base di grandi prestazioni sia delle piccole attività fisiche che ci fanno sentire in pace con noi stessi.
(Ti invitiamo a leggere: L' IMPORTANZA DELLA PROPRIOCETTIVITA')
TORNA AL PIACERE
Perché gli spaghetti mangiati al ristorante sono sempre più buoni di quelli che cuciniamo casa?
Spesso è merito del contorno. Inteso come l'atmosfera, la compagnia, il locale, il pensiero che si tratta di una serata diversa dal solito. Tutte condizioni che portano la nostra mente a riscoprire i sensi, apprezzando di più i sapori.
Non siamo li semplicemente per placare la la fame, ma anche per goderci un bel momento. Allo stesso modo può essere utile introdurre nella solita routine di allenamento una seduta di corsa semplice, fatta per puro piacere di correre
DIVENTA PARTE DI TE
Entrare in contatto con il proprio corpo significa partire dalla riscoperta di sensazioni banali. Concentrati sul piacere del vento che ti soffia sul viso. Respira visualizzando i tuoi polmoni che si riempono d'aria e poi si svuotano lentamente. Poi “diventa” la tua pelle, e senti le gocce di sudore che scorrono sulla fronte, o le braccia che si inumidiscono.
LIBERATI DEGLI ACCESSORI
Spesso trattiamo il nostro corpo come un ingombrante “vestito” che portiamo sempre con noi. Svestirsi dei vari accessori può aiutarci a riscoprire noi stessi. Partendo dalle scarpe. Non c'è bisogno di fare i novelli Bikila. Ma, ogni tanto, gli psicologi dello sport consigliano ai loro atleti una bella passeggiata a piedi nudi nell'erba, per “entrare in contatto” con la natura in maniera davvero importante.
IMPARA A CONOSCERTI
Conoscersi ed accettarsi per migliorarsi; è il comandamento della corrente psicologica dell' A.C.T.
Il dottor Filimberti ha elaborato un protocollo strutturato in 5 fasi, alla scoperta del proprio corpo. Partendo dall'accettazione delle sensazioni “negative”, che fanno comunque parte del gioco, come sostiene Filmberti, il soggetto entra in contatto con le proprie sensazioni fisiche, emozioni e pensieri sgradevoli, accogliendoli. Impara cioè a riconoscere, osservare e sperimentare i propri vissuti in modo non giudicante senza alcun tentativo di modificarli. Questo è il primo passo da compiere per crescere veramente.
FAI UN BEL RESPIRO
In questo senso diventa utile anche l'allenamento di pratiche di meditazione sul respiro, Con la tecnica del body-scan, ad esempio, chiunque impara a ritagliarsi momenti tutti per sé, a rilassarsi e a passare in rassegna il proprio corpo, mentalmente. Molti risultati sperimentali dimostrano come un atteggiamento di questo tipo favorisca anche una vita più piena, ricca e degna.
(Ti invitiamo a leggere: ALLENAMENTO MENTALE E PERFORMANCE)
NON FARE L'EROE
Non dimenticare mai, dialogare con il proprio corpo significa avere l'umiltà di cogliere i segnali che ci lancia quando è in difficoltà. Correre sopra ad un piccolo fastidio non ci rende degli eroi, ma allunga soltanto i tempi di recupero quando il problema sarà diventato più serio.
Prendersi cura di se stessi in maniera consapevole è sicuramente una delle cose da fare di maggior importanza. Eseguire un compito alla volta è un altro aspetto fondamentale per raggiungere maggior consapevolezza
Quindi cosa fare?
Sicuramente le cose da fare sono molteplici, come molteplici sono gli aspetti da modificare nella nostra vita per raggiungere un livello di consapevolezza sempre maggiore. possiamo intanto iniziare prendendo in considerazione questi sei punti, farne tesoro ed iniziare a vivere... Meglio!