LA FATA DEI CRISTALLI

Divulgatrice di bellezza attraverso l'ar

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L'imperatrice Elisabetta d'Austria a Firenze - 22 ottobre / 4 novembre 1890. Per chi ama la storia di Sissi! Durante i suoi viaggi in lungo e in largo per l'Europa, Sissi raggiunse anche la bellissima città di Firenze che visitò all'inizio di novembre 1890, viaggiando come sempre in incognito col nome di contessa Nichols, o Nicholson. L'imperatrice raggiunse Firenze dopo aver attraccato al porto di Livorno nella sera del 21 ottobre 1890, dopo aver viaggiato per la Riviera dove aveva visitato Nizza, Mentone e Cannes. Nel suo viaggio verso l'odierno capoluogo fiorentino, Sissi toccò anche Pisa nella giornata del 22 ottobre. Sua Maestà arrivò a Firenze il 23 ottobre e prese alloggio presso l'Hotel de la Ville in Lungarno Vespucci, oggi Hotel Westin Excelsior Florence. Come sua abitudine, l'imperatrice scrutò ogni angolo della cittadina a piedi, vistando con piacere sia le caratteristiche viuzze del centro che i dintorni. Nei giorni precedenti sui giornali austriaci era comparsa la notizia di una visita di Sissi a Roma presso il Santo Padre, ma era semplicemente una diceria. Per la serata del 30 novembre l'imperatrice aveva in programma una visita al teatro Pagliano (oggi Teatro Verdi), ma alla fine non ebbe luogo poiché i giornali avevano annunciato la cosa in precedenza. Il 1° novembre Sissi visitò Palazzo Vecchio nel tardo pomeriggio, pertanto dieci tedofori scortarono l'imperatrice fra le stanze che ella visitò in maniera molto piacevole e ritirata. Visitò piacevolmente Fiesole, Settignano e San Salvi dove ammirò le bellissime opere d'arte. Un giorno Elisabetta si recò da Firenze fino a Marignolle e alla Certosa, il che significava un'escursione a piedi di 10-12 km. Il maltempo di quel giorno non fermò l'imperatrice e la sua signora di camera, contessa Meissel. Si racconta che un giorno lei e la sua compagna passarono davanti a una villa quando un uomo si gettò ai suoi piedi e le chiese di baciarle la mano. Lui le raccontò che anni prima era al servizio dell'Arciduca Rudolfo, figlio della sovrana perito tragicamente. L'imperatrice porse dunque la sua mano all'uomo e poi si ritirò in silenzio. Dice la cronaca che l'imperatrice spesso entrava in svariati negozi di Firenze, anche nei più sgradevoli, per trovare qualsiasi oggetto che le piacesse. Durante una di queste passeggiate, l'imperatrice sentì il bisogno di prendere una bevanda rinfrescante e, insieme alla sua compagna, acquistò e le offrì un abituale "granat" (così nel testo tedesco, forse la granatina) in una pasticceria. L'imperatrice era talmente soddisfatta dal gusto di questo "granat" che la signora Meissel annotò l'indirizzo del pasticciere e il giorno successivo ordinò una porzione non trascurabile di questo gelato. A conclusione della sua vacanza, il 4 novembre alle 11 di mattina ella si recò a Livorno dove c'era il suo yacht Chazalie che da là la condusse a Corfù. Come riportato dalla cronaca, a Livorno ella aveva raggiunto il porto a piedi e aveva pernottato nello yacht prima che questo partisse l'indomani. Curiosità Al Museo delle porcellane di Firenze sono custoditi due busti Augarten di Sissi e Franz, mentre alla Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti è custodito un ritratto gigantesco della giovane imperatrice d'Austria eseguito da Giuseppe Sogni nel 1857.

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CHI FU LA PRIMA REGINA NELLA STORIA A INDOSSARE L'ABITO BIANCO? Nel Medioevo gli abiti da sposa erano colorati e preziosi, perché rappresentavano lo status famigliare. L ’abito da sposa ha colori brillanti e preziosi perché i matrimoni rappresentavano la realizzazione di un legame di carattere economico politico, difficilmente si trattava di un vero coronamento d’amore. La sposa rappresentava l’intera famiglia, dunque il suo abito era il simbolo dello status famigliare. Per cui doveva esibire necessariamente un capo elaborato, prezioso e colorato, per far risaltare la sua posizione sociale. Emblema della ricchezza della sua famiglia, spesso per realizzarlo si usavano tessuti preziosi come la seta e il velluto. Il 26 ottobre del 1406, Filippa di Lancaster (figlia di Enrico IV d’Inghilterra) nella cattedrale di Lund in Svezia, divenne moglie del principe Erik di Danimarca. Fu lei la prima principessa documentata nella storia a indossare il primo abito da sposa. interamente bianco.

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La guardo e la contemplo, Come se non appartenessi a questo mondo. Amarla in un mare di silenzio Come una sirena alla deriva. La luna del mio cuore Mi ascolta, mi guarda Così piena di luce.

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