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Esperti SEO statunitensi nel panico: il 50% delle ricerche su Google non produce click

2019-08-22 11:08:23

La maggioranza degli utenti si accontenta dei risultati prodotti dalla ricerca senza accedere a pagine esterne a Google e questo preoccupa chi si occupa di SEO negli USA. Occorre quindi correre ai ripari? Per non perdere i prossimi contenuti iscriviti al Canale Telegram https://t.me/MMA_4STEPS4MONEY

Una ricerca basata sui dati forniti dall'antivirus Avast allarma il mercato, ma questi timori sono veramente giustificati?  

I dati estrapolati dalla ricerca realizzata da Rand Fishkin della piattaforma Moz  basata su più di 40 milioni di ricerche riporta che da dispositivi mobili il 50.33% delle ricerche totali non ha prodotto ulteriori azioni da parte degli utenti e se si prendono in considerazione anche i dispositivi fissi si arriva al 60%.

Questi dati presi come vengono esposti sarebbero davvero allarmanti, ma se si cambia prospettiva e si considera come si sta evolvendo il mercato a mio vedere non c'è assolutamente nulla di anomalo, soprattutto perché questo dato senza essere rapportato ad altri dati dice veramente poco.

Addirittura, sono pronto ad affermare che queste percentuali nei prossimi anni saranno destinate inevitabilmente ad aumentare, ma questo non deve assolutamente allarmare, ma far riflettere su come stia cambiando radicalmente il modo in cui gli utenti utilizzano i motori di ricerca.

Cosa sta accadendo realmente alle ricerche e perché allarmarsi non serve

Il rapporto simbiotico che si è instaurato negli ultimi anni tra utenti e dispositivi, soprattutto quelli mobili, ha logicamente modificato gran parte delle abitudini e tra queste anche il modo di utilizzare i motori di ricerca.

Fino a qualche anno fa, obbiettivamente, chi effettuava una ricerca su Google puntava ad accedere a maggiori informazioni per approfondire un argomento.

Oggi per diversi fattori le cose stanno cambiando rapidamente e questo cambiamento è destinato ad estremizzarsi anche grazie ai Digital Assistant che stanno diventando parte integrante della nostra quotidianità.

Il primo di questi fattori, che causa il fenomeno, è legato all'evoluzione del motore di ricerca più usato al mondo e che ormai è il punto di riferimento per tutto il mondo occidentale per reperire informazioni.

I risultati di ricerca che ci fornisce Google negli ultimi anni sono diventati sempre più specifici e ricchi di informazioni e spesse volte le nozioni sintetiche fornite dal motore di ricerca soddisfano pienamente il nostro desiderio di conoscenza senza obbligarci ad ulteriori approfondimenti.

Inoltre bisogna considerare che, con la grande diffusione dei dispositivi mobili e degli assistenti digitali, il numero di ricerche effettuate giornalmente da ogni utenti è aumentato a dismisura e spesso la ricerca stessa non ha lo scopo di ottenere informazioni approfondite, ma la necessità dell'utente viene soddisfatta dalla risposta sintetica fornita da Google nei risultati.

Ad esempio capita sempre più di frequente di cercare un indirizzo, un numero di telefono o altre informazioni che oggi Google ci fornisce istantaneamente nei risultati di ricerca senza obbligarci ad ulteriori click o se stiamo utilizzando il nostro assistente digitale probabilmente sarà direttamente lui a connetterci alla App di chiamata o di navigazione.

Fatte queste dovute considerazioni il dato che in principio poteva apparire allarmante risulta essere invece in linea con l'evoluzione del mercato e con le nuove abitudini degli utenti.

Quindi niente panico e continuiamo a creare contenuti di qualità che possano fornire all'utente lo stimolo necessario per fare quel click che notizie di questo genere ci fanno apparire come sempre più improbabile.

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Questo articolo è stato redatto da Lorenzo Alberti Ferrari


Fonte: Ansa