Marina Libiani
Plutarco ci spiega che, la condizione di chi si preparava all' Iniziazione era paragonata con quella di chi si preparava alla morte.Sotto certi aspetti non è errato definire “morto” il non-iniziato, in quanto é solo dopo lo svegliarsi al termine dell'iniziazione che si configura lo status di “vivente”. L’Iniziato, veniva in Occidente chiamato “il primo nato” e in Oriente “il due volte nato.Nell’antico Egitto gli Iniziati ai Misteri erano i frequentatori della "Casa della Vita", una comunità di Sapienti, Sacerdoti e Costruttori, detentori di una Conoscenza Primordiale. All’interno della Casa della Vita si trovavano testi di astronomia, medicina, matematica, architettura, ecc. Esternamente era una scuola, un collegio, ove venivano insegnate le scienze, le arti, l’etica e le leggi. Le tradizioni egizie, greche, indù, affermano che da principio non vi erano altro che i "Misteri", la Conoscenza, Gnosi,regnava fra gli uomini in un tempo felice. Gradualmente sopraggiunse l’oscurità per lo Spirito e alla purezza originaria si mescolò l’impurità dell’avidità, degli egoismi.Poiché nel mondo della materia la Conoscenza è Potere di creare, ma sopratutto di distruggere, si rese necessario selezionare, limitare il numero di conoscitori, ebbe così origine l’Iniziazione. A nessun uomo comune, sebbene istruito, possono essere affidate verità troppo metafisiche senza che si generi in esso una forte reazione tale da portarlo nel completo ateismo, o nel campo di coloro che sfruttano il potere della conoscenza per i propri egoismi. Per tali motivi, a coloro che rimasero fuori, ai profani, la verità fu occultata nascosta da allegorie e simboli; ancora oggi i miti sono visti dalla maggior parte degli intellettuali come favole destinate ad un'umanità bambina.Per coloro che entravano nel cuore del Tempio per l'Iniziazione, erano destinate prove preliminari durissime, in quanto non vi era maggior crimine che il tradimento, che, era punito con la morte e la confisca dei beni. Chi falliva, chi dimostrava di non essere padrone della propria integrità perdeva la ragione per sempre, spariva senza lasciare traccia o moriva. Si diceva che il volto della Conoscenza era come il volto di Iside, una pura luce capace di stroncare il neofita. La luce della Conoscenza è troppo abbagliante, per poter essere ricevuta e impunemente comunicata, senza rischiare di portare alla pazzia e alla malvagità, deve pertanto essere velata e filtrata. (tratto da:"IL MISTERO DELLA SECONDA NASCITA" di Vincenzo Pisciuneri)
Marina Libiani
Marina Libiani