Mariella Piscitelli

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Santa Restituta (dettagli all'interno) 📸 ✍

2021-01-05 11:18:13

Santa Restituta è una frazione del comune di Avigliano Umbro, in provincia di Terni.
Il Borgo, incastonato sul versante dei Monti Amerini (600 m s.l.m.), è costituto da una scalinata centrale e privo di mura (le stesse case, addossate le une alle altre creano un apparato difensivo).


La porta medievale da cui parte la lunga scalinata che attraversa tutto il paese fino alla Chiesa di Santa Maria Novella.


Spiccano le panchine colorate con mosaici lungo le scale e il campanile nella piazza centrale.


Interessante e misteriosa, la Grotta Bella (a 2 km di distanza), scoperta nel 1902 ed esplorata per la prima volta nel 1971. Si trova sul fianco del monte Aiola: è costituita da una grande sala ricca di stalattiti e stalagmiti, da cui si dipartono sale minori



Si presenta come cavità con un ampio ingresso, cui si accede per mezzo di alcuni gradini.

Una frequentazione stabile della Grotta si ritrova a partire dal VI-V millennio a.C.  A questo periodo si riconduce la comparsa di manufatti in argilla figulina dipinta (ceramica tricromica), nuova tendenza culturale diffusa in buona parte dell’Italia centro-meridionale.
Interrotta da un periodo di abbandono nel III millennio, questa fase termina con l’età del Bronzo Finale (1200-900 a.C.).

Il luogo assunse anche finalità sepolcrali documentate da materiali ceramici con dipinti simbolici e da resti umani.
Solo a partire da Età Storica (VI sec. a.C.) e fino al I sec. a.C. assume una connotazione religiosa testimoniata dalle offerte votive ritrovate (bronzetti a figura umana, ex voto anatomici, un modellino fittile di edificio templare etrusco-italico) individuate negli strati superiori.

La frequentazione in Età Repubblicana si caratterizza per la ceramica a vernice nera e le monete.

All’inizio dell’Età Imperiale, quando, cominciarono a cambiare le modalità aggregative nell’area, il sito venne occupato in forme sempre più sporadiche, come denotano rari frammenti di ceramica sigillata e monete, che giungono fino al IV-V sec. d.C.

Con i resti di ceramiche, ritrovate durante gli scavi, sono stati ricostruiti vasi bellissimi e di straordinario valore.

Oggi la grotta è protetta con un cancello di ingresso, dotata di sicuri camminamenti all’interno, visitabile con l’autorizzazione del Comune.
CENNI STORICI 
Santa Restituta è stata al centro di storici scontri tra Orvieto e Todi, che se ne contendevano il dominio, non tanto per motivi di prestigio o militari, quanto per la ricchezza economica, legata ai pascoli e, soprattutto, ai secolari castagneti.

I monaci benedettini fin dal Medioevo sfruttarono questi preziosi alberi, non solo per il prestigioso legname, ma anche per la farina.


Oggi è possibile visitare il Centro per la Civiltà del Castagno, un luogo che espone oggetti di artigianato, ripropone ambienti rurali e mostra il ciclo legato alla coltura del castagno.