Mariella Piscitelli

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Cattedrale di Gaeta (foto mie) 📸 : storia e caratteristiche esterne ed interne

2020-01-02 17:20:12

La Cattedrale si trova all’interno del quartiere medievale della Gaeta ducale nei pressi del porto. La chiesa è dedicata a Maria Assunta in Cielo e anche ai santi Erasmo e Marciano, a seguito del rinvenimento del corpo del Vescovo Erasmo.

Fu costruita intorno all’XI sec. sulla precedente chiesa di S. Maria del Parco, forse del VII sec., e fu consacrata da Papa Pasquale II nel 1106


La Cattedrale fu dichiarata Basilica minore da Papa Pio IX, con Bolla del 31 dicembre 1848.

In origine in stile romanico a sette navate, l’edificio ha subito poi numerose trasformazioni, come nel XIII secolo quando fu modulata in stile gotico


Un completo rifacimento che modificò struttura architettonica e stile, avvenne sotto il re Ferdinando IV nel 1690, che per pericolo di crollo inglobò le colonne in possenti pilastri. 


La facciata risale al 1903, opera del sacerdote Pimpinella.

Dopo i necessari interventi a seguito del bombardamento del 9 settembre 1943 durante la II Guerra mondiale, un radicale restauro è stato eseguito negli anni 2008-2014 a cura dell’Arcivescovo D’Onorio, sicché la Cattedrale ha recuperato in parte, con cimeli e ritrovamenti, l’antico decoro medioevale


A distanza di 50 anni dal Concilio, il presbiterio ha avuto il suo adeguamento liturgico, voluto dalla Sacrosanctum Concilium, con altare stabile, ambone e cattedra arcivescovile. L’altare è realizzato su un sarcofago romano strigilato, rinvenuto con i resti dei santi Erasmo e Marciano nella ricognizione canonica del 29 aprile 2008, mentre l’ambone è formato dalla parte centrale di un antico ambone del sec. XII con la raffigurazione di un’aquila che posa gli artigli su un vecchio barbuto. Accanto all’ambone è collocato il Candelabro del cero pasquale del sec. XIII, chiamato “colonna istoriata” per i 48 riquadri scolpiti della vita di Gesù e di S. Erasmo.

La sede della presidenza è ricavata da elementi cosmateschi, come pure il restaurato pavimento del presbiterio e della navata centrale. Sullo sfondo del coro ligneo seicentesco fa bella mostra il ricco altare maggiore del ‘700, opera di maestranze barocche napoletane, qui collocato dai Canonici negli anni 1780. Le varie tarsie marmoree risalgono ai Vescovi Villanueva, Mayers e De Torres come si evince dai loro stemmi.

Dai pilastri emergono le antiche colonne romane con capitelli, vestigia dell’antica cattedrale dalle 36 colonne con le volte dipinte: ce ne resta traccia nella cosiddetta “Settima Navata”.


Una scala marmorea a forbice porta nella Cripta, con cancello in bronzo, ricca di tarsie in marmo policromo, opera di Dionisio Lazzari, e di affreschi di Giacinto Brandi terminati nel 1666.