Mi è sempre piaciuto viaggiare ,conoscere luoghi, persone, cibo e usanze lontane.

un paio di riflessioni

Perché viaggiare? Ve la siete mai posta questa domanda? Posta sul serio, intendo. Perché da qui a rispondere le solite cose come viaggio per staccare la spina, per mandare tutti a quel paese per qualche giorno o perché sono affetto/a dalla sindrome di wanderlust è un attimo.
È chiaro che viaggiare permette di andare incontro a tutte queste esigenze. Viaggiando ci si allontana inevitabilmente dalla quotidianità, dalle persone noiose e dalle scocciature che ci assillano.
I viaggi ci regalano una pausa, un momento solo per noi durante il quale possiamo mettere a riposo la mente tranne che per questioni “serie” come “visitiamo prima il museo o la cattedrale?” o “dove andiamo a cena?”. La nostra voglia di partire ci porta a scoprire cose nuove, ad aprirci a nuovi volti e nuovi fatti, a tendere le orecchie a una nuova lingua, ad avvolgere le papille attorno a sapori fino a questo momento inediti. 
E poi certo, viaggiando ricarichiamo le pile, torniamo come nuovi. Dobbiamo concederci di partire per ricominciare poi meglio di prima. 
Fin qui tutto vero, siamo d’accordo. Ma ve lo chiedo ancora una volta: cos’è che più di tutto vi spinge ad assecondare la vostra voglia di viaggiare? Com’è che puntualmente cedete alla tentazione di cliccare sul tasto “conferma volo”?
Scusate l’insistenza, ma ho come l’impressione che i motivi sul perché viaggiare individuati fino a qui siano, come dire, quelli di superficie (pur restando comunque validi). Suonano un po’ come la prima cosa venuta in mente, come una risposta buttata lì senza rifletterci troppo.
Avendo in passato paragonato il viaggio a una storia d’amore, capite bene come per me ci sia sotto ben altro. Il perché si viaggia è una questione assolutamente personale. Proverò a spiegarvi i miei motivi augurandomi che, scrivendo, io riesca a cogliere e concretizzare l’essenza di un discorso che scava in profondità e che non è semplice sintetizzare a parole.

riflessioni

Viaggio perché a volte ho come la sensazione di essere nata per quello. E se non posso farlo mi sento in gabbia, mi sembra di perdere tempo in cose futili, di trascurare uno dei pochissimi elementi essenziali dai quali deriva la qualità della mia vita. 
Non a caso, viaggio perché viaggiare è quello che più di tutto mi fa sentire viva, autentica, concreta. Ritrovo me stessa viaggiando, la Velia più vera, quella che quando non viaggia se ne sta rintanata da qualche parte ma che, per fortuna, da quando esiste questo blog riemerge un po’ più spesso. E sento tanto la mancanza di quella me stessa, quando non c’è. Ecco perché controllo voli, prezzi e offerte ogni giorno solo per il piacere di farlo anche quando non devo acquistare nulla.

Bilbao

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