Founder Junior
Riflessologia plantare
La Riflessologia Plantare si ricollega al principio olistico che accomuna tutte queste discipline che vede una stretta connessione tra tutte le parti del corpo. Di conseguenza, rende possibile delle forme di cura che non si dedichino al solo sintomo, ma al benessere complessivo della persona.
Attraverso le mappe plantari è possibile identificare i vari punti di corrispondenza con gli organi interni e lavorare a seconda delle necessità della persona da trattare. Ogni funzione del corpo e ogni sua parte corrispondono ad un punto del piede. Le zone dei piedi coinvolte sono: pianta, bordi e dorso. Queste se stimolate correttamente provocano un effetto rebaund sulla zona interessata e corrispondente. Attraverso questo tipo di stimolazione è possibile sollecitare le parti del corpo infiammate, doloranti, soggette a stress o lesionate e sollecitarne la guarigione.
Riassumendo i principi fondamentali che delineano la Riflessologia Plantare sono:
Stimolazione nervosa, basata sulla relazione fra le terminazioni dei nervi presenti nelle zone riflesse ed il punto in cui è presente il dolore.
Liberazione di ormoni, basata sulla scoperta del controllo del cervello sull’apparato endocrino.
Stimolazione del sistema linfatico, attuata grazie alla pressione di alcuni punti riflessi che determina un’ accelerazione della circolazione linfatica con benefici su tutto l’organismo.
Stimolazione del sistema sanguigno, al fine di migliorare la circolazione.
Potenziale elettrico che si crea tra varie parti del corpo, favorendo la rigenerazione delle cellule nervose.
Benessere psico-fisico, che agisce sul principio di comunione tra mente e corpo e sull’effetto rilevante e fondamentale della mente riguardo all’origine dei disturbi fisici.
La Riflessologia Plantare ha le sue controindicazioni: è sconsigliata durante i primi tre mesi di gravidanza, in caso di ferite o lesioni ai piedi, negli anziani e in chiunque abbia problemi di osteoporosi e/o fragilità ossea.