Maria Silvia Muscatello

Olio extravergine di oliva, qual è il migliore?

2019-04-08 07:15:19

Le analisi di Altroconsumo, qual è il miglior olio d’oliva sul mercato? Altroconsumo ha messo sotto esame 30 marchi di olio extravergine comunemente in vendita al supermercato (biologici e non) e ha stilato un’interessante lista.

Ventidue i prodotti promossi, tra cui De Cecco Pregiato 100% è risultato il migliore, mentre tra quelli bio (solo 4 quelli presi in esame) è Monini Bios ad avere ottenuto i punteggi più alti. Uno dei prodotti alimentari più benefici per la nostra salute, l’olio di oliva, è spesso insidiato da minacce come l’utilizzo diffuso di insetticidi negli uliveti o la guerra dei prezzi, ma un costante monitoraggio ci consente comunque di acquistare prodotti eccellenti. : l’origine (può essere indicato lo Stato da cui arriva il prodotto o, anche e più genericamente, Unione Europea se si tratta di un Paese membro. L’indicazione di origine si riferisce alla zona nella quale le olive sono state raccolte e in cui si trova il frantoio dove è stato estratto l’olio), la classificazione, la denominazione, il produttore, il volume e la data di scadenza sono elementi fondamentali da tenere in considerazione (la data di imbottigliamento o l’annata del raccolto, invece, sono specificazioni facoltative). all’etichetta e dare piuttosto uno sguardo al costo al litro e diffidare dalle offerte low costÈ per questo che, innanzitutto, è necessario La classifica di Altroconsumo  sia chimiche sia a prove di assaggio da parte di panel di assaggiatori  sono stati valutati parametri come:  analisiNelle acidità, che tende ad aumentare soprattutto se le olive da cui è stato ottenuto l’olio non erano in perfette condizioni. N, ossia lo stato di ossidazione dell’olio. Aperossidiumero di dell’olio,  stato di conservazione, che valuta l’assorbimento dei raggi ultravioletti e fornisce informazioni utili sullo UVnalisi spettrofotometrica nell’ di partenza. Vqualità delle olivedeterminazione degli alchil esteri etilici degli acidi grassi, per valutare la alutazione organolettica, condotta da panel di assaggiatori esperti volta a verificare la conformità dei prodotti alle caratteristiche dell’olio extravergine. Analisi chimiche condotte e previste dalla normativa europea per controllare che l’olio extravergine non sia stato contraffatto, cioè miscelato con oli diversi o oli d’oliva raffinati.

100% italiano a 11 €/l, seguito da Monini Bios da agricoltura biologica a 12,7 €/l . Buoni posizionamenti anche per Esselunga 100% italiano e Conad italiano, venduta a circa 8 €/l. Agride il Regale, ottenendo buoni voti in tutti i parametri e nella prova di assaggio. Si tratta di un olio italiano dal costo di circa 8 €/l. In seconda posizione  De Cecco Pregiato 100% è il miglioreDai risultati,, quando, nella prova d’assaggio, furono notati alcuni difetti sensoriali e irregolarità chimiche che non permettevano l’assegnazione dell’olio alla categoria degli extravergini. accuse di frode commerciale di circa tre anni faNelle posizioni intermedie ci sono marchi come Bertolli, Carapelli e Sasso, che “risorgono” dalle , a causa del mancato superamento della prova sensoriale, anche se le analisi chimiche, a differenza dei test passati, hanno escluso qualsiasi tipo di frode. Si tratta degli oli extravergine Auchan, Carrefour Classico, Cirio Classico, Costa d'Oro Extra, Frantoio la Rocca (Eurospin), Pietro Coricelli, F.lli Carli Delicato e Isnardi. Risultati, questi, contestati perché non ritenuti oggettivi, essendo una prova d'assaggio effettuata su un panel, da alcuni dei marchi penalizzati:   giudicati non all’altezza ("bassa qualità") sono ottoGli oliLe analisi effettuate da Costa d’Oro sullo stesso lotto oggetto del test di Altroconsumo, confermano che si tratta di olio perfettamente rispondente alla qualità di extravergine di oliva, senza alcun difetto organolettico ci tiene a precisare con una nota inviata in redazione l'azienda Costa d'Oro. Il tema della scarsa attendibilità dei panel test è da tempo conosciuto tra gli esperti. E test come questi non fanno altro che darne conferma. Sono noti diversi studi, anche comparativi, che dimostrano che le discordanze di risultato e purtroppo l’errore umano hanno percentuali molto rilevanti nelle analisi sensoriali di assaggioNon stiamo accusando le associazioni dei consumatori, ma è evidente che la non sovrapponibilità dei risultati dei test è più eloquente di qualsiasi confronto di parte: se 2 panel test effettuati entrambi da organismi ufficiali iscritti nelle liste del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e del turismo sugli stessi lotti di prodotto danno risultati diversi, vuol dire che il metodonon è scientifico come si afferma". ", ha specificato in una nota arrivata in Redazione. riconoscere e da apprezzare in un giudizio soggettivo come quello del gusto, rispetto a dati incofutabili come quelli analitici che ci vedono assolutamente perfetti
nel test sono stati comparati oli che non possono avere caratteristiche organolettiche comuni: gli oli 100% italiani decisamente fruttati e con spiccati sentori di amaro e piccante, e gli oli come il nostro Delicato nel quale prevalgono il dolce e il mandorlato che sono più difficili daAnche il marchio F.lli Carli penalizzato dalla prova dell'assaggio, ha tenuto a contestare i risultati di Altroconsumo giudicati troppo soggettivi e a ribadire come l'esame sensoriale fatto dal proprio panel interno riconosciuto dal Ministero per lo stesso lotto, abbia dato un'esito totalmente opposto. Inoltre "Gli oli biologici , sono solo quattro le marche ritenute degne dagli assaggiatori e che rispondono positivamente a tutti i parametri: oltre Monini Bios che compare già in terza posizione, sono affidabili Clemente Olio, Alce Nero e vivi verde Coop, tutti biologici 100% italiani. Letto su Fanpage.biologicoQuanto al