Marianna Vannini

Founder Executive

POSSIAMO SOLO MIGLIORARE💪

2020-03-12 14:34:16

"Il Cosmo ha il suo modo di riequilibrare le cose"

PAROLA D'ORDINE... STOP


In queste settimane di grande caos, dove tutti ci sentiamo disorientati, girano veramente tante notizie che neanche riusciamo più a distinguere quali sono vere o false.

Probabilmente non è neanche il momento di dare importanza a questo. 

Sì, sono d'accordo, la ricerca del Vero è importante, ma cerchiamo di andare più giù, nell'Anima di questa situazione.


Nei miei 37 anni di vita, ma soprattutto negli ultimi 10, ho avuto modo di constatare che c'è Qualcosa che va oltre la nostra volontà, che trova un modo per riequilibrare le situazioni, un qualcosa che a volte di da' uno STOP deciso per farti prendere consapevolezza del tuo respiro e farti ripartire con una RINNOVATA ENERGIA.


Non ricordo ora con precisione in quale testo, ma ho ben chiara la sensazione che ho avvertito di profonda responsabilità che ho avvertito nel leggere le parole 

"NOI siamo i CUSTODI DELL'UNIVERSO"

... lungi da me fare la Greta Thunberg dell'occasione...

ma mi pare ovvio che stiamo fallendo, per una serie di svariati motivi che conosciamo benissimo tutti e che non sto a ribadire, non è lo scopo di questo post.

Ma nonostante il nostro fallimento, io credo fermamente che

 il Cosmo si stia dimostrando  benevolo verso di noi 

(passatemi la parola BENEVOLO apparentemente poco adatta)


VI SPIEGO PERCHE' ATTRAVERSO LA RIFLESSIONE, 

a parer mio bellissima, DEL PROF. RAFFAELE MORELLI


“Credo che il cosmo abbia il suo modo di riequilibrare le cose e le sue leggi, quando queste vengono stravolte.

Il momento che stiamo vivendo, pieno di anomalie e paradossi, fa pensare...

In una fase in cui il cambiamento climatico causato dai disastri ambientali è arrivato a livelli preoccupanti, la Cina in primis e tanti paesi a seguire, sono costretti al blocco; l'economia collassa, ma l'inquinamento scende in maniera considerevole. L'aria migliora; si usa la mascherina, ma si respira...


In un momento storico in cui certe ideologie e politiche discriminatorie, con forti richiami ad un passato meschino, si stanno riattivando in tutto il mondo, arriva un virus che ci fa sperimentare che, in un attimo, possiamo diventare i discriminati, i segregati, quelli bloccati alla frontiera, quelli che portano le malattie. Anche se non ne abbiamo colpa. Anche se siamo bianchi, occidentali e viaggiamo in business class.


In una società fondata sulla produttività e sul consumo, in cui tutti corriamo 14 ore al giorno dietro a non si sa bene cosa, senza sabati nè domeniche, senza più rossi del calendario, da un momento all'altro, arriva lo stop.

Fermi, a casa, giorni e giorni. A fare i conti con  un tempo di cui abbiamo perso il valore, se non è misurabile in compenso, in denaro.

Sappiamo ancora cosa farcene? 


In una fase in cui la crescita dei propri figli è, per forza di cose, delegata spesso a figure ed istituzioni altre, il virus chiude le scuole e costringe a trovare soluzioni alternative, a rimettere insieme mamme e papà con i propri bimbi. Ci costringe a rifare famiglia.


In una dimensione in cui le relazioni, la comunicazione, la socialità sono giocate prevalentemente nel "non-spazio" del virtuale, del social network, dandoci l'illusione della vicinanza, il virus ci toglie quella vera di vicinanza, quella reale: che nessuno si tocchi, niente baci, niente abbracci, a distanza, nel freddo del non-contatto.

Quanto abbiamo dato per scontato questi gesti ed il loro significato?


In una fase sociale in cui pensare al proprio orto è diventata la regola, il virus ci manda un messaggio chiaro: l'unico modo per uscirne è la reciprocità, il senso di appartenenza, la comunita, il sentire di essere parte di qualcosa di più grande di cui prendersi cura e che si può prendere cura di noi. La responsabilità condivisa, il sentire che dalle tue azioni dipendono le sorti non solo tue, ma di tutti quelli che ti circondano. E che tu dipendi da loro.


Allora, se smettiamo di fare la caccia alle streghe, di domandarci di chi è la colpa o perché è accaduto tutto questo, ma ci domandiamo cosa possiamo imparare da questo, credo che abbiamo tutti molto su cui riflettere ed impegnarci.

Perchè col cosmo e le sue leggi, evidentemente, siamo in debito spinto. 

Ce lo sta spiegando il virus, a caro prezzo."


(Cit. F. MORELLI)


                  ANDRA' TUTTO BENE...MEGLIO DI PRIMA