Anch’essi ungheresi, questi miliziani collaborarono con i nazisti per la deportazione e sterminio di migliaia di loro concittadini di fede ebraica.
Imprigionati nelle loro stesse case, gli ebrei venivano poi trascinati a forza lungo il fiume. Costretti a lasciare le scarpe sulle rive del Danubio (perché erano una merce preziosa da vendere al mercato nero) venivano legati a gruppi di tre: la persona al centro, freddata con un colpo di pistola, trascinava con sé gli altri due in acqua.
Il memoriale è stato concepito dal regista Can Togay, che lo ha realizzato insieme allo scultore Gyula Pauer sulla riva di Pest, nel 2005.
Le sculture di scarpe realizzate, 60 quanti erano gli anniversari dell'Olocausto, sono disposte disordinatamente lungo la riva, senza che vi sia un ordine preciso: sono scarpe di uomini, donne e bambini.
Si trovano tre targhe commemorative di ferro, in lingua ungherese, inglese ed ebraica: “Alla memoria delle vittime gettate nel Danubio dai miliziani della Croce Frecciata nel 1944-45.”